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Omicron 5, "complicazioni molto più gravi": cambia tutto, i soggetti più a rischio

La variante Omicron 5 sta prendendo il sopravvento. Nonostante i vaccini siano in grado di rendere più vulnerabile il Covid, la nuova mutazione non è da prendere sottogamba. Non è infatti una novità che il ceppo, oltre che a essere contagioso, può eludere l'immunità accumulata dalle persone, sia dalla vaccinazione sia da una precedente infezione. Il motivo? Stando a una ricerca pubblicata su Nature questo sarebbe da imputare ai cambiamenti nelle proteine ​​​​spike del virus. Gli attuali vaccini e booster contro il Covid sono in grado di fronteggiare il ceppo originale e meno le sue mutazioni. 

 

 

Ma non è tutto, perché come spiegato alla Cnn dal dottor Wesley Long, "abbiamo visto alcuni casi di reinfezione" con l'arrivo di BA.4 e Ba.5. E questo anche in alcune persone "che avevano una variante BA.2 negli ultimi mesi". Inoltre, un'altra ricerca, ancora in attesa di revisione, ha dimostrato che le persone che erano state reinfettate avevano un rischio più elevato di ospedalizzazione e morte. Sempre loro avevano più probabilità di sviluppare problemi di salute. 

 

 

Per questo, è l'appello della Food and Drug Administration (FDA) statunitense, i vaccini in arrivano ad autunno "devono mirare a BA.4 e BA.5". Ciò che rincuora è che la quinta mutazione di Omicron non sta causando una forma più grave di infezione. Gli stessi sintomi non sono cambiati rispetto al ceppo originale isolato a Wuhan: si parla di febbre, mal di testa, debolezza, tosse e raffreddore. Mentre i problemi cardiaci e polmonari sono in netta diminuzione.