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Cancro, ecco il primo farmaco che lo cura: come funziona

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Melania Rizzoli
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Un solo farmaco, testato in modo sperimentale su 12 pazienti affetti da cancro del colon -retto in fase avanzata e giudicato ormai inoperabile, con previsione di sopravvivenza limitata, si è rivelato in grado di distruggere ed eliminare completamente la massa tumorale maligna fin nei suoi meandri più nascosti, portando i malati alla completa remissione di malattia, ovvero alla guarigione, senza la necessità di intervenire in seguito con le terapie oncologiche classiche già programmate, chemioterapia, radioterapia o chirurgia standard, in nessuna delle persone trattate, poiché ritenute non più necessarie. L'annuncio sorprendente, che ha letteralmente lasciato a bocca aperta centinaia di scienziati presenti al congresso mondiale organizzato dall'Asco, la Società americana di Oncologia medica, è dovuto all'effetto di una sola molecola, l'anticorpo monoclonale Dostarlimab, un farmaco immunoterapico che ha rivelato una efficacia del 100% nella remissione dei tumori colon-rettali al III o IV stadio, ovvero in fase talmente avanzata da considerarsi ormai intrattabili, regalando ai pazienti, al termine della cura, la totale scomparsa della lesione tumorale, e la cui sopravvivenza non è stata messa più in discussione.
 

 

 

LA RISPOSTA Questa terapia sperimentale, promossa dal Memorial Sloan Kettering Center di New York, in collaborazione con l'Università di Yale, il cui studio è stato pubblicato sul New England Journal of Medicine, ha ottenuto nelle persone selezionate una risposta clinica completa, senza più l'evidenza del tumore alla Risonanza Magnetica, alla Tac, alla Pet, alla valutazione endoscopica diretta ed alla biopsia, senza sospetti di progressione o recidive, e soprattutto senza che fossero segnalati eventi avversi.
L'anticorpo monoclonale Dostarlimab, (nome commerciale Jemperli), approvato dalla Commissione Europea nel 2021 per il cancro endometriale ricorrente e metastatico, ha dimostrato una efficacia così sorprendente per gli stessi ricercatori, proprio sull'adenocarcinoma colorettale più temibile, ovvero quello con mutazioni che determinano deficit di riparazioni cellulari, e che di solito non risponde alla chemioterapia o radioterapia standard, una patologia che conduce a morte i pazienti in pochi mesi. Tale farmaco, progettato per bloccare il recettore della morte che frena il sistema immunitario, in modo da rafforzare le difese contro le cellule tumorali nei pazienti affetti da tale tipo di cancro, è stato somministrato per via endovenosa ogni tre settimane per un totale di sei mesi, ed al termine del periodo di follow-up tutti i pazienti hanno avuto incredibilmente una risposta clinica positiva, inaspettata e straordinaria, con remissione completa della malattia oncologica, un evento questo registrato come il primo in assoluto nella storia mondiale del cancro. L'entusiasmo di tale sperimentazione, ancora più palpabile nei malati che si sentivano "miracolati'" nonostante la dovuta cautela e la vigilanza necessaria dopo la remissione di malattia, ha galvanizzatola comunità scientifica internazionale, poiché questo risultato potrebbe davvero rappresentare una svolta nel trattamento contro il cancro del colon-retto, ed ipotizzare di essere di fronte alla più grande e corposa novità nelle terapia di uno dei principali "big-killer" tra le patologie oncologiche più diffuse al mondo. Gli anticorpi monoclonali sono l'unica vera grande scoperta della ricerca scientifica e farmacologica degli ultimi decenni, e sono proteine prodotte in laboratorio in grado di imitare le capacità del sistema immunitario nel combattere i virus e di impedire ai tumori di bloccare le cellule della difesa, andando a distruggere le cellule in replicazione tumorale, selezionandole e lasciando intatte quelle sane, a differenza dell'azione dei farmaci chemioterapici, la cui azione distruttiva non fa distinzioni.
 

 

 

 

LA RIVOLUZIONE Queste molecole hanno rivoluzionato l'approccio terapeutico di molti tipi di tumori solidi, compresi quelli liquidi del sangue, linfomi, mielomie leucemie, garantendo remissioni di malattie e guarigioni in moltissimi tipi di cancro una volta definiti incurabili e dal destino segnato.
Il Dostarlimab (Jemperli) oggi viene utilizzato con successo anche contro i tumori endometriali dell'utero in fase avanzata, e sta per essere sperimentato su ulteriori tipi di cancro di altri organi vitali, soprattutto quelli che registrano un deficit nel sistema di riparazione del Dna (MMR, Mismathch Repair), mutazioni che portano al facile sviluppo del tumore maligno, e tale medicinale ha registrato un ottimo profilo di tollerabilità, suggerendo la possibilità che questa molecola entri a breve e a pieno titolo nel protocollo del trattamento di questo tipo di tumore.
In Italia ogni anno vengono diagnosticati oltre 46mila casi di cancro del colon-retto, che colpisce preferibilmente le persone over 60 e in sovrappeso che non fanno prevenzione (colonscopia ogni 4/5 anni), e tale patologia risulta letale se non individuata in tempo, con una mortalità purtroppo ancora del 35%. 

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