Debutta "scienzainrete.it"
Il web journal della scienza
"Zoff era un grande centravantidella nazionale italiana"; "Giuseppe Garibaldi era un poeta del Trecento". Sonoaffermazioni che troveremmo impensabile leggere su qualunque giornale o sentirein qualunque conversazione fra persone colte. Sfortunatamente quando si tratta di scienza cisuccede di leggere e sentire affermazioni non meno paradossali e inesatte diquelle menzionate sopra. Viviamo in un paese analfabeta dal punto di vista scientifico,che non investe in ricerca scientifica, ha scarsa fiducia nella ricercascientifica. Ambizione di Scienza in rete è di essere un luogo piccolo masignificativo di informazione e formazione della cultura scientifica di questopaese. Il metodo che seguiremo sarà costituito da una forte enfasi sui dati, esolo in base a questi sulle opinioni, anche radicalmente divergenti. È questo il primo editoriale apparso su www.lascienzainrete.it, il nuovo sito interamente dedicato alle notizie scientifiche. Promosso dal Gruppo 2003, grazie al contributo di Intesa sanpaolo e di Regione Lombardia, il giornale multimediale è nato con l'intento di informare e formare e di fornire a tutti gli utenti uno strumento di approfondimento critico e di dibattito documentato sui temi della ricerca scientifica. Il web journal si rivolge a tre tipi di pubblico: ai ricercatori (italiani e stranieri), ai giornalisti e al pubblico 'generale', prevalentemente appartenente a una fascia colta e curiosa verso la scienza. Il sito offre opinioni, notizie scientifiche di prima mano, grafici e fotografie, nonché video e articoli sia in italiano sia in lingua inglese. Direttore responsabile del giornale multimediale è Roberto Satolli, affiancato da Pietro Greco come condirettore. Il progetto di scienzainrete piace molto a Intesa Sanpaolo e all'amministratore delegato del gruppo Corrado Passera, intervenuto alla presentazione del web journal. Passera ha voluto sottolineare l'importanza "delle scienze e della ricerca scientifica: siamo un Paese che dedica poco alla ricerca - ha aggiunto Passera - e lo sprechiamo in mille rivoli non organizzati. Se si rimane indietro si viene emarginalizzati: non stiamo facendo abbastanza, e vediamo aumentare il 'gap' accumulato in ricerca e sviluppo, che diventa di centinaia di miliardi. Tutto questo succede nell'Italia degli opposti, dove abbiamo le super-eccellenze scientifiche che tutto il mondo ci invidia". E ha poi ricordato che Intesa Sanpaolo ha "difatto completato l'erogazione di un miliardo previstainizialmente, siamo arrivati a 968 milioni a fine febbraio eabbiamo deciso di mettere a disposizione un altro miliardodi euro a favore dei progetti di ricerca e innovazionepresentati delle imprese, che contribuiscono a migliorare lacompetitività del Paese". Passera ha quindi sottolineato laparticolarità della modalità di finanziamento che vede una'triangolazione' tra banca, università e aziende. Sonoinfatti le università a certificare la validità dei progettiper cui le pmi chiedono il finanziamento e la certificazionefunge da garanzia per la concessione del credito. "Il Paesenon dedica abbastanza fondi alla ricerca, non si sta facendoabbastanza per colmare il 'gap' con gli altri principaliPaesi. L'innovazione è uno strumento indispensabile peravere i vantaggi della globalizzazione, altrimenti si restamarginalizzati", ha sottolineato il numero uno del gruppo bancario, aggiungendo che "essendo l'Italia un Paese di opposti, abbiamo anche lesuper-eccellenze nella ricerca e noi possiamo creare ilcontesto per sostenerle".