l'allarme

Supermercato, scatta allarme azoto: cosa rischia di sparire

Addio bibite gassate. La mancanza di anidride carbonica ha costretto Sant'Anna a fermare la produzione dell'acqua frizzante. E come il noto marchio, sono tanti a dover prendere provvedimenti. Si perché la CO2 è introvabile. "Le difficoltà del settore a reperire la materie prima - spiegano dall'azienda - sono cicliche, ma quest'anno il contesto internazionale ha resto la situazione più difficile". A mettere a repentaglio il settore anche il costo dell'energia.

 

Ma a pagarne le conseguenze non c'è solo l'acqua. L'anidride carbonica è utilizzata anche per aumentare la durata dei prodotti alimentari limitando l'utilizzo dei conservanti. Non a caso viene utilizzata per termoregolare e raffreddare gli alimenti, surgelarli, ma anche a confezionarli in atmosfera protettiva. Stesso discorso per la logistica, visto che la CO2 serve a trasportare gli alimenti da frigo e da freezer. 

 

"L'atmosfera modificata è uno strumento di conservazione dei cibi attraverso l'utilizzo di gas non nocivi per il consumo alimentare. Servono azoto e anidride carbonica, ma si fatica a trovare anche il primo", commenta Simone Cozzi, presidente e fondatore di Hqf, società specializzata nella produzione e distribuzione di alimenti. Altrettanto preoccupati i produttori di bevande alcoliche, anche loro alle prese con il rincaro del costo dell'energia. Rincaro che ha superato il 550 per cento e che impatta non solo sul packaging.