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Vitamina B12 e perdita di memoria: l'errore da non commettere

di Paola Natali martedì 2 dicembre 2025

2' di lettura

Quando si parla di salute e alimentazione, non si parla spesso della vitamina B12, o meglio conosciuta a livello medico come   cobalamina. Questa vitamina è uno dei nutrienti più cruciali di cui il nostro corpo ha bisogno. Indispensabile per la produzione dei globuli rossi ma non solo infatti svolge un ruolo fondamentale per il sistema nervoso, il metabolismo energetico e anche per la sintesi del DNA. Una sua carenza può avere conseguenze serie che molto spesso vengono sottovalutate e possono provocare   stanchezza cronica fino a problemi neurologici permanenti.

Senza B12, i globuli rossi non si formano correttamente, portando così a anemia megaloblastica, che causa stanchezza, pallore e debolezza. Per quanto riguarda il sistema nervoso svolge un’azione molto importante poichè contribuisce alla formazione della guaina mielinica, proteggendo i nervi e facilitando la trasmissione degli impulsi nervosi. La carenza può causare formicolii, perdita di sensibilità e problemi di memoria. Importante anche per la sintesi del DNA infatti è essenziale per la replicazione cellulare e la salute dei tessuti.

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La vitamina  B12 è quasi esclusivamente di origine animale, si trova quindi nella carne rossa, nell’agnello ma anche nel salmone, tonno, sardine, crostacei. Presente nelle uova e  nei latticini.  I soggetti più a rischio di carenza sono le persone che seguono un’alimentazione vegana o vegetariana  se non assumono alimenti fortificati o integratori oppure le persone con  problemi gastrointestinali come gastrite cronica, celiachia, morbo di Crohn o  chi ha subito interventi chirurgici all’intestino che  possono ridurre l’assorbimento. Anche gli anziani spesso necessitano di integrazione di vitamina B12 poiché  l’assorbimento intestinale diminuisce con l’età.

Tra i segnali di allarme quando un corpo non ha il giusto apporto vitaminico ci sono stanchezza persistente, debolezza muscolare, formicolii o intorpidimento di mani e piedi, difficoltà di concentrazione, disturbi dell’umore ed anemia.

Una corretta assunzione di B12 non solo previene anemia e problemi neurologici, ma supporta energia, concentrazione e umore, elementi fondamentali per la vita di tutti i giorni. Nelle persone sane, una dieta bilanciata garantisce di solito quantità sufficienti, ma in taluni casi una carenza può accumularsi silenziosamente per mesi o anni prima che compaiano sintomi evidenti. È importante sottolineare che per qualsiasi sospetta carenza vitaminica non si devono assumere integratori in autonomia poiché la valutazione medica è fondamentale per individuare eventuali deficit, stabilire dosaggi corretti e prevenire effetti collaterali o sovradosaggi.

Per garantire livelli ottimali è quindi importante consumare regolarmente alimenti ricchi di B12. La vitamina B12 è un alleato invisibile ma indispensabile per sangue, cervello e metabolismo. Prevenire la carenza significa proteggere energia, concentrazione e salute neurologica, soprattutto in chi segue diete vegane o presenta fattori di rischio. Alimentazione equilibrata, integrazione mirata e controlli periodici sotto supervisione medica restano le strategie migliori per mantenerla ai livelli ottimali.

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