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Lerner: chi abusa della parola "rosicone"

Lucia Esposito
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Si inserisce anche Gad Lerner nella guerra tra Selvaggia Lucarelli ed Elisabetta Ambrosi. La blogger sul Fatto Quotidiano ha criticato il libro di Selvaggia Lucarelli ma per farlo non si è limitata alla tradizionale stroncatura ha niente meno che dato la parola al seno di Selvaggia. Immediata la replica della Lucarelli. Su Libero ha scritto una risposta di fuoco contro la Ambrosi soprattutto perché ha sbagliato la casa editrice che ha pubblicato il suo romanzo (Che ci importa del mondo, Rizzoli) e poi ha sottolineato come di 560 pagine "ricorda solo tre riferimenti alle tette. Parla solo di quelle, come solo certe rosicone malevole che pensano di appartenere a una certa élite culturale sanno fare". Rosiconi - Ed è proprio la parola "rosicone" a scatenare la penna di Gad Lerner che sul suo blog si sofferma sull'uso della parola romanesco. "Nel caso specifico era in questione il tema dell'aitanza pettorale, sul quale non ho titolo per soffermarmi. Sono invece molto interessato al ritorno in auge della parola rosicone, utilizzata spesso con ostilità anche nei miei confronti da personaggi dello spettacolo come Antonio Ricci, in risposta alle critiche che rivolgo loro". Ecco che Gad, accusato di essere rosicone, parla di un "riflesso condizionato", di una parola usata da chi, anziché replicare alle critiche si "insumuta con malcelato compiacimento che la persona da cui provengono le critiche, ovvero il “rosicone”, altro non sia che un infelice frustrato dall'impossibilità di godere delle medesime fortune (o virtù) del criticato. Rosica perché prova invidia". E da qui la stoccata anche contro Selvaggia: "Neanche passa per la testa di questi usatori e abusatori del termine rosicone che altri possano considerare non desiderabile ciò che essi sono o ciò che essi hanno. Guarda caso, Berlusconi è andato avanti per anni a motivare come frutto d'invidia ogni manifestazione critica nei suoi confronti. Non so perché certi arrivati soffrano di un tale limite esistenziale che li induce a reiterare l'accusa di rosicone a destra e a manca. Ma il sospetto è che siano stati molto rosiconi da piccoli".

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