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Sanremo, Carlo Conti: "Non sono un raccomandato di Renzi"

Ignazio Stagno
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"Non sono un raccomandato, Renzi non mi ha aiutato". Carlo Conti in un'intervista al Secolo XIX, respinge le accuse di chi lo etichetta come un "renziano d.o.c. al punto di aver ottenuto dal nulla la conduzione di Sanremo".  Conti chiarisce subito come stanno le cose: "Mi pare esagerato, dai. Ho già rifiutato Sanremo, in passato. Due volte. Non ho sentito l'accordo pieno sul mio nome. E ho evitato". Come anche lui dice di non aver mai assecondato raccomandazioni né le accoglierà al Festival: "Sanno tutti che sono un battitore libero e non devo render conto a nessuno". Lo stipendio - Il suo cachet sarà decurtato: "C'è un ribasso nei rinnovi di contratto. Va bene. Non è un problema. In Rai resto perché la qualità, per me, è più importante delle offerte economiche. M'invento programmi con libertà assoluta, che altro volere? Però… Fosse passata la clausola degli stipendi legati a share e pubblicità guadagnerei cento volte di più. Scherzi a parte, il periodo è quello che è e Sanremo si farà con meno magie e più fantasia. Risparmieremo, ma il pubblico non se ne accorgerà". Infine rivolge un invito a Maria De Filippi: "Lei con me a Sanremo? Perché no? Ci fosse uno spazio giusto… Lei è come me: sta bene nella sua veste". .

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