Ignazio La Russa, musica troppo alta a casa. La polizia bussa: "Vi hanno mandato le zecche comuniste! Pensate alle rapine..."
"Addirittura hanno mandato due volanti per una festa, mentre sulle rapine non ne mandano nemmeno una!". Cronaca di un verace venerdì sera a casa di Ignazio La Russa. Il focoso ex ministro della Difesa ha dovuto far fronte a un poco gradito imprevisto: secondo quanto scrive Repubblica, intorno alle 23.50 di venerdì scorso hanno bussato alla porta della sua casa milanese quattro poliziotti, chiamati dai vicini del leader di Fratelli d'Italia infastiditi dal volume troppo alto della musica. A verbale, gli agenti fanno notare che "la musica era effettivamente percepibile dalla strada". La Russa però non ci sta: "Voi non dovevate venire a casa mia. Sicuramente vi ha mandato qualche zecca comunista!". "La gente non può dire niente - ha protestato coi poliziotti - perché non sono le due di notte, oggi è venerdì sera e quindi domani è festivo e se a qualcuno dà fastidio la musica, per stasera se l'ascolta!". Gli agenti fanno notare però che effettivamente la musica al loro arrivo è stata abbassata: "Io il volume della musica l'ho appena abbassato perché dovevamo fare uscire la torta, ma più tardi probabilmente lo rialzerò". E quando gli agenti gli fanno notare che sarà loro dovere tornare in caso di nuove segnalazioni, La Russa sarebbe risultato irremovibile: "Non mi interessa se ritornate di nuovo qui perché come ritornate ve ne andate di nuovo. Tanto, male che vada mi prendo una denuncia". Stando al verbale degli agenti, rimasti in attesa qualche minuto sul marciapiede, il fumantino Ignazio avrebbe poi piegato il capo: "Si constatava che il volume della musica era stato abbassato, pertanto si riprendeva regolare servizio". Buon vicinato o semplicemente festa andata a monte?