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Guido Meda baciato dalla fortuna: grazie a Valentino Rossi la MotoGp fa ascolti da record

Andrea Tempestini
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Guido Meda porta fortuna. Oggi il commentatore-cult del motomondiale in Italia è vicedirettore di Sky Sport nonché direttore della redazione motori dell'emittente satellitare. E sempre oggi, Guido Meda, complici le telecronache delle ultime imprese di Valentino Rossi è tornato sulla bocca di tutti: tutti ne parlano e tutti saltano "in piedi sul divano", per dirla con parole sue. Ma il successo di Meda non era così scontato. Già, perché negli anni in cui il dottor Rossi non vinceva più lo share delle corse su due ruote è calato drasticamente, tanto che Mediaset, quando ancora Meda era al Biscione, aveva deciso di abbandonare i diritti del motomondiale. E così, su pressione proprio di Meda, si era fatta avanti Sky, che stando alle indiscrezioni non credeva granché al progetto. Dunque la rete di Murdoch acquista i diritti. Il primo anno (in cui Meda è ancora in Mediaset a commentare la Superbike) va bene, ma non benissimo: lo strapotere di Marc Marquez alimenta il disinteresse. Ma al secondo anno cambia tutto: arriva Meda a Sky e Valentino Rossi torna a vincere. L'Italia torna a credere nel mondiale del Dottore e lo share si impenna (e non solo sul canale di Sky dedicato ai motori ma anche su Cielo, che offre le repliche poco dopo il termine della gara: si pensi che il Gp in differita, la scorsa domenica, ha fatto più ascolti de La Domenica Sportiva). Guido Meda, dunque, porta fortuna...

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