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Morgan, insulti ai poliziotti che arrestarono il suo pusher: condannato per oltraggio a pubblico ufficiale

Andrea Tempestini
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"Avete rotto i c..., state sempre sotto casa mia, andate ad arrestare i trafficanti, che qui trovate poca roba". Parole e musica di Marco Castoldi, in arte Morgan, che ha apostrofato due agenti del commissariato di polizia di Monza al termine di un blitz. Dopo la (volgare) accusa, pure l'insulto: "Andate a fanc...". E per questo momento di follia - scattato nel momento in cui è stato arrestato il suo pusher - a distanza di anni Morgan paga un caro prezzo: 3 mesi di condanna per oltraggio a pubblico ufficiale. I fatti risalgono a quattro anni fa, e si verificarono sotto la casa dell'ex frontman dei Bluvertigo. I fatti - Due poliziotti in borghese intervenirono per bloccare un cittadino uruguaiano di 35 anni, che era andato da Morgan con tre grammi di cocaina in tasca: l'uomo è stato arrestato con l'accusa di traffico di stupefacenti (dalla quale verrà in seguito assolto). Nel momento dell'arresto, dall'altra parte del cancello, c'era proprio Morgan, sceso per andare incontro all'uomo (al suo terzo arresto nel giro di poche settimane, sempre per il possesso di modiche quantità di polvere bianca). La testimonianza - Uno degli agenti, nel corso del processo contro Morgan, ha spiegato in aula: "All'inizio, quando siamo intervenuti, si era ritratto, poi quando ha compreso che eravamo poliziotti, si è messo davanti alla nostra auto di servizio, e ha cominciato ad inveire contro di noi". Così il tribunale ha stabilito un risarcimento di 2mila euro per ciascuno dei due agenti, assistiti dall'avvocato Monica Gnesi. Ora il cantautore, finito al centro di roventi polemiche in passato per le sue ammissioni sull'uso di droga, ha 15 giorni per presentare appello contro la sentenza.

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