Fabio e Mingo sospesi da Striscia la Notizia, il retroscena: cosa c'entra una donna...
Chi credeva che Striscia la notizia fosse mediaticamente morta si deve ricredere. Prima per il famoso spoiler della finale di MasterChef e le successive accuse di irregolarità del vincitore, Stefano Callegaro, che hanno fatto parlare i giornali per settimane. Ora per la notizia della sospensione di Fabio e Mingo, due personaggi amati ma non certamente al centro dei pensieri degli italiani: bene, tale notizia, in pochi minuti, ieri ha fatto il giro dei siti web con vorticoso tam tam di ipotesi, retroscena e ricerca frenetica di un commento da parte degli interessati. Insomma, un giallo degno di Chi l'ha visto? o Quarto grado. Come spesso accade quando si tratta di questioni delicate, Antonio Ricci ha affidato al pupazzo Gabibbo l'antipatico compito di annunciare la «punizione» dei due inviati di Canale 5. Lo ha fatto nella puntata di giovedì. Dopo l'ennesimo servizio su Stefano di MasterChef, accusato di aver già fatto il cuoco prima della partecipazione al talent di Sky, il Gabibbo ha letto un video-editoriale «Abbiamo ricevuto una segnalazione che può mettere in discussione il rapporto di fiducia con la redazione pugliese di Fabio e Mingo. Da subito sono sospesi da inviati. Quando tutto sarà chiaro vi faremo sapere. Qui siamo a Striscia, mica a MasterChef». I diretti interessati non aggiungono nulla al comunicato. «No comment» è la risposta a chi li chiama. Sembra anche che nessuno fosse a conoscenza del fatto prima del servizio del Gabibbo.Quello che trapela è che la decisione sul futuro di Fabio e Mingo dovrebbe essere presa in tempi rapidi. Per chi non lo sapesse, Mingo De Pasquale, attore barese, è quello che a Striscia parla, racconta i servizi, indaga su scandali e scandaletti italiani. Fabio De Nunzio, quello più «in carne», invece non parla mai. La coppia lavora per Striscia da molti anni. Mingo fin dal 1997 è stato inviato speciale con inchieste sul malaffare italiano. Nelle prossime ore non sono esclusi contatti tra Ricci e Mingo, proprio per avere chiarimenti sull'entità degli addebiti agli inviati baresi. Sul sito di Striscia, dove la loro pagina non è stata cancellata, la coppia si racconta così: corriamo «in lungo e in largo per le strade della nostra amata Puglia» o attraversiamo «tutta la penisola del Bel Paese sulle tracce di maghi, truffatori, ciarlatani, finti medici, assessori sornioni, sindaci con le mani in pasta e dirigenti pubblici sordi ai bisogni dei cittadini». Sul web si fanno ipotesi, alcune anche molto fantasiose, sul caso Fabio e Mingo. C'è chi parla di una querela dell'Asl di Pescara, poiché era stata mandata in onda l'immagine di un capannone abbandonato indicandolo come immobile acquistato dall'Azienda sanitaria locale a 2.8 milioni di euro (quando nel 2012 era stato pagato 900 mila dall'imprenditore Ermanno Cetrullo). C'è chi azzarda un intrigo con risvolti «rosa»: sembra che da quando Mingo si è sposato, Fabio non firmi più i servizi, cosa che invece fa la moglie del suo partner, con polemica tra i due. Manca solo l'intervista al parroco e il coinvolgimento dei Ris di Parma e poi siamo ufficialmente dentro una puntata di Quarto Grado. L'unica cosa certa è che, stavolta, il Tapiro non si è allontanato dal Palazzo dei Cigni di Segrate. di Alessandra Menzani