Matteo Salvini paragonato a Hitler: "Querelo la Pavlovic e do i soldi in beneficienza"
Dopo i successi della Lega alle elezioni regionali di domenica scorsa, Matteo Salvini cavalca l'onda del successo. Ora il progetto è quello di diventare leader di una coalizione di centrodestra, e per farlo l'anti Renzi deve privarsi di quella patina estremista che molti attribuiscono al suo partito. Ma anche da moderati di possono attaccare i propri avversari. Così, durante un'intervista a La Zanzara su Radio24, Salvini se l'è presa prima con una rappresentante dei Rom e poi con l'ex collega leghista Flavio Tosi. Fra addii e denunce – Il segretario della Lega ha infatti intenzione di denunciare Djiana Pavlovic, responsabile di un'associazione della comunità Rom e Sinti che ieri, a Piazza Pulita, ha raccontato che coloro che la insultano postano su Facebook le foto del segretario federale della Lega Nord e di Adolf Hitler. “La Pavlovic mi ha paragonato a Hitler - ha dichiarato in radio Salvini - la querelo subito e porto a casa soldi da dare in beneficenza. Chi mi accosta a Hitler ne risponde in tribunale. E poi la Pavlovic non è la stessa che mi ha invitato a pranzo in un campo rom?”. Il secondo attacco invece è diretto verso l'ex alleato Tosi, e forse è addirittura più repertorio: “Non rientrerà più nella Lega, ha detto peste e corna di Zaia, Salvini e della Lega, non ha vinto neppure nella sua città. Si è alleato con Alfano, si è giocato male le sue carte. In democrazia contano i voti e lui ne ha presi pochi. Auguri”.