La sfuriata tremenda di Conte contro Buffon: "Non capisci un ca..."
Dietro l'addio brusco e un po' a sorpresa di Antonio Conte alla Juventus ci sarebbe stata una rottura con sfuriata epica tra il tecnico salentino e il leader della squadra bianconera, Gigi Buffon. In un capitolo del libro "Metodo Conte, scritto da Alessandro Alciato e anticipato dal quotidiano Tuttosport, c'è proprio un dettaglio che potrebbe spiegare l'allontanamento di Conte dal club bianconero. Quel passaggio racconta di un episodio con Buffon: "La Juve è già Campione d'Italia, ma Conte vuole superare quota 100 punti in classifica nell'ultima partita in casa contro il Cagliari. Mentre Conte è seduto in sala video con gli altri giocatori, entra Gigi Buffon e Beppe Marotta". A quel punto il portiere si rivolge al suo allenatore: "Mister, scusi un istante, il direttore vuole fare chiarezza sulla questione dei premi da pagare alla squadra, dopo la vittoria dello Scudetto". La sfuriata - Quella frase di Buffon fa come da scintilla alla polveriera Conte che si è messo a urlare: "Mi avete rotto! Rotto, capito? E adesso andate tutti fuori dalle palle. Fuori, non voglio più vedervi. Fuori ho detto!". Il terrore di Conte era che la squadra potesse sentirsi appagata dall'obiettivo Scudetto già raggiunto e non avesse voglia di toccare l'altro, che a lui stava più a cuore, cioè il record di 100 punti. "Ma mister..." ha provato a ribattere Buffon: "Zitto Gigi - lo ha gelato Conte - da quella bocca non deve più uscire una parola. Non me lo far ripetere. Proprio da te non me lo sarei mai aspettato. I premi... Ma pensa te, 'sti stronzi. Gigi, tu sei il capitano. E non capisci niente di niente, anzi diciamolo proprio, tu non capisci un cazzo. Sei una delusione, una sconfitta appena apri la bocca. Tu come tutti questi altri deficienti". La verità - Secondo le considerazioni a fine capitolo di Buffon, quella sfuriata era stata "studiata a tavolino" da Conte che alla fine ha ottenuto quel che voleva: vittoria contro il Cagliari e record di punti in una stagione. Da allora però, nei confronti del tecnico della nazionale non sono mancati attacchi e critiche, a partire dai dubbi sullo stesso ingaggio e i suoi rapporti con gli sponsor. In un colloquio con Tavecchio, riportato nel libro, Conte avrebbe detto al presidente della Federcalcio: "C'è un disegno contro di me. C'è sempre la Juventus di mezzo, mi remano contro".