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Radja Nianggolan scambiato per un terrorista: il blitz nella sua stanza d'albergo

Andrea Tempestini
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Effetti collaterali dell'allarme terrorismo: Radja Nainggolan, la stella della Roma, ha trovato nella sua camera d'albergo dei poliziotti, chiamati dagli ospiti dell'hotel secondo i quali era "un soggetto potenzialmente pericoloso". E invece no, era il centrocampista giallorosso, tornato nella struttura al termine di una passeggiata con la famiglia e gli amici prima di rientrare a Roma. La segnalazione è avvenuta il giorno successivo all'annullamento dell'amichevole tra Belgio e Spagna. A "tradire" Nainggolan il suo aspetto: cresta, tatuaggi e ciuffi hanno convinto gli ospiti dell'albergo a chiedere l'intervento della polizia. Gli agenti, però, hanno immediatamente riconosciuto il giocatore, scusandosi per l'accaduto. Poi, tutti insieme, hanno posato per una fotografia subito diffusa su Twitter.

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