La Knox rivela l'orrore subito in carcere: "Cosa mi ha fatto una detenuta, non lo avevo mai detto. Da allora..."
A distanza di un anno dalla definitiva assoluzione per l'omicidio di Meredith Kercher, Amanda Knox rilascia un'intervista al Seattle Herald Tribune. Spiega che ancora non riesce a darsi pace per ciò che ha vissuto e aggiunge che sta ancora cercando di "guarire falle ferite". Si dice "vittima del sistema giudiziario italiano" e aggiunge di non essersi ancora riuscita a liberare dall'angoscia che questa vicenda le ha lasciato addosso. Poi, tra i vari aneddoti, racconta quello che per lei è stato il peggiore. Un ricordo legato alla prigione. Una compagna di cella, "imbottati di psicofarmaci, seduta sul bordo del letto, prende il mio diario e comincia a strappare una pagina dopo l'altra. Quel diario - conclude la Knox - era la mia libertà".