Calcio, Maldini: "Scudetto al Napoli. Il derby? Inter favorita sul Milan..."
A poche ore dal derby meneghino l'ex capitano del Milan, Paolo Maldini fa il suo pronostico per il match che si giocherà domani sera a San Siro: "Il Milan ha comprato 11 giocatori nuovi, credo ci sia bisogno comunque di tempo per riuscire a comporre una squadra vera. Probabilmente gli obiettivi che sembravano facilmente alla portata all'inizio, diventano comunque molto complicati. Inter e Milan sono due squadre che ancora non hanno espresso il loro potenziale. L'Inter ha avuto risultati, ma poco gioco, il Milan non ha avuto risultati se non con delle squadre piccole, quindi a livello psicologico l'Inter è avvantaggiata, la sua vittoria non dico che potrebbe estromettere il Milan dalla corsa alla Champions League, ma diventerebbero 10 i punti tra nerazzurri e rossoneri". Nell'intervista rilasciata al Corriere dello Sport, Maldini si sofferma poi sulla corsa scudetto."Spero che il Napoli riesca a fare suo lo scudetto, perché sta giocando un calcio spettacolare. Potrebbe diventare favorito ma non dimentichiamo che gioca in Champions ed è meno abituato della Juve a due grandi competizioni contemporanee. Alla fine questo può favorire i bianconeri". Dalla serie A alla Nazionale. "Purtroppo il rischio di non arrivare al Mondiale c'è perché una volta che fai i playoff, in una partita può succedere di tutto. Le percentuali secondo me sono ancora a vantaggio nostro, però è un campanello d'allarme. Naturalmente in un girone nel quale si qualifica solo la prima e giochi con la Spagna, diventa comunque un'impresa riuscire a qualificarsi direttamente". C'è poi spazio per la vita privata e per il suo futuro - ancora, per la verità, mai iniziato - da dirigente. "Non è così strano che non abbia un ruolo nel Milan o nel calcio italiano. Innanzitutto perché è una scelta mia, di vita" spiega l'ex nazionale, "ho fatto 25 anni a ritmo serratissimo, ho sacrificato la mia famiglia. In questi ultimi anni mi sono goduto sicuramente i miei, le piccole cose, gli amici e ho avuto la fortuna di poter fare la vita che volevo. Se parliamo di calcio, io sono stato così legato alla maglia del Milan ed è difficile per me vedermi, in qualsiasi ruolo, con un'altra squadra, salvo la Nazionale. Quindi le opportunità nel calcio sono, anche per mia scelta, molto limitate". Inoltre racconta Maldini un po' piccato "la classe dirigenziale non ha mai voluto cambiamenti e difficilmente riesci a ottenere grandi cambiamenti senza inserire forze fresche, nuove e giovani. Aver avuto una generazione di giocatori importanti e non averli mai inseriti nei quadri dirigenziali, anche della Federazione, credo sia stato un errore. La Germania ha fatto esattamente il contrario e i risultati si vedono".