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Vittorio Sgarbi: "Silvio Berlusconi mi pagava 1 milione di lire al minuto"

Alessandra Menzani
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L'ospite di questa settimana di La confessione di Peter Gomez è Vittorio Sgarbi. Il direttore del sito del Fatto Quotidiano venerdì 17 novembre alle 22:45 su Nove (tasto 9 del telecomando) intervista il critico d'arte e politico. A proposito dell'ingaggio a Mediaset, Sgarbi racconta: "Berlusconi mi pagava (ai tempi di Sgarbi quotidiani, ndr) una cifra che avrei inteso conservare per molto tempo, poi non ci sono riuscito". "Partendo dal fatto che l'uomo che invidio di più e odio di più è Bonolis - che in 4 anni ha avuto 80 milioni di euro - continua Sgarbi -, ero riuscito a scavalcare il pregiudizio per cui un monologante non può parlare più di 6 o 7 minuti, il tempo di Barbato o di Biagi quando facevano le loro strisce quotidiane. Io ho dimostrato che potevo arrivare ad un intero blocco di 13 minuti senza che calasse l'ascolto ed ero pagato un milione al minuto, quindi ogni giorno avevo 13 milioni di lire”. Sgarbi ammette di essere stato cacciato tutte le volte che ha avuto la possibilità di svolgere un ruolo attivo per la cosa pubblica. “Evidentemente io, e questo me lo disse Berlusconi, non sono governabile. Io voglio governare, non essere governato. In questa logica ti cacciano perché tu sei fuori dalla loro richiesta di poterti controllare".

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