David Parenzo brutalizzato da Stefania Nobile: "Vaffanculo, sei una merda". Poi butta giù il telefono
"Io ho sulla Marchi e Stefania Nobile un giudizio morale”, dice David Parenzo alla Zanzara. “Tieniti il tuo giudizio morale e vaffanculo. Lui è merda”. E Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, gli attacca il telefono in faccia durante la diretta radio. Il tema del dibattito era la discussa scelta di una scuola di Bari di chiamare Wanna Marchi come "professoressa" con il compito di tenere alcune lezioni in video conferenza. Poi l'istituto, vista la bufera mediatica sul caso, si è tirato indietro. La figlia di Wanna Marchi è furiosa: “A noi non hanno detto assolutamente niente. Lo hanno solo detto alla stampa. Abbiamo firmato un accordo con quell'istituto, certo. Ora ci penserà il nostro avvocato. Quel tizio pagherà le sue conseguenze”, dice Stefania Nobile alla Zanzara su Radio 24 parlando della vicenda dei corsi per venditori all'Istituto Volta di Bari. “La colpa è vostra, dei giornalisti maledetti. Una vita una colpa non si pagherà mai. Non basta aver sbagliato, il carcere, le umiliazioni, perdere tutto, voi volete che noi moriamo". "E' questo che volete voi e quelli come Parenzo. Fatevene una ragione. Io e mia madre siamo vive e non abbiamo alcuna intenzione di morire. Vogliamo solo lavorare”, continua la Nobile. “Più brava di mia madre non c'è nessuno. Lei era, è e rimarrà la più grande venditrice in Italia. A lei chiedono di vendere qualunque cosa, ma non lo farà più. Perché non può insegnare? Vendere è un'arte, ragazzi. I reati li ha pagati, ma lei ha venduto per quarant'anni”. David Parenzo le attacca: “Hanno truffato delle persone, io dico solo questo, sono loro che minacciavano di morte le persone se non compravano certe cose”. E la Nobile: “Ma vai a cagare, vai a cagare David. Devi smetterla. Vai affanculo. Basta cazzoooo, bastaaaa, fallo stare zitto. Vuoi che dica tutte le cose che dicono e scrivono di lui….”. “Quando Parenzo vuole parliamo di persona. Perché mi invitava cento volte a Tele Lombardia? Me lo chiede anche il mio avvocato? Da dove nasce il tuo odio, quando tu ti batti contro l'odio razziale? Devi chieder scusa”.