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Barbara D'Urso, carriera rivoluzionata: dopo Domenica Live, il botto con la star di Grey's Anatomy?

Andrea Tempestini

La velina? Superata. L’attrice? Troppo pericoloso, di questi tempi. La dirigente? Ce ne sono poche. Nossignori. Oggi alle nostre figlie dovremmo dire: «Studia, impara tante belle cose e poi cerca di diventare come Barbara D’Urso». Esatto, come Barbara D’Urso. Certo, sulle prime tale comunicazione potrebbe disorientare la suddetta pargola ma poi, con il tempo e i successi, capirebbe anche lei. Perché oggi Barbara D'Urso è la sola donna al mondo che tutto può. Lo dicono i numeri, lo ribadiscono in progetti in cantiere. Partiamo dalle prove più evidenti. Leggi anche: D'Urso brutalizza la Parodi: che bomba Non c’è addetto ai lavori, di intellettuale levatura, che non si esimi nel bollare come trash i pomeriggi di Barbarella nostra. E pure le domeniche, se a condurre è lei. La sua dovrebbe dunque essere tv spazzatura, invece piace. E parecchio. A dispetto degli strali, la D’Urso ha un pubblico di amati seguaci, che preferiscono lei a Netflix, il suo salotto a quello delle sisters Parodi. A proposito: la candida Barbara le ha fatte letteralmente a pezzi. Domenica scorsa, per esempio, Domenica Live ha registrato 3,2 milioni di spettatori (17,49%) nel segmento «Politica e attualità», 3,3 milioni (19,08%) in «Storie», 3,4 milioni (19,92%) nella prima parte e 2,9 milioni (16,17%) nella seconda. Dall’altra parte della barricata, su Raiuno, Domenica In scivolava invece sotto il 10% registrando 2,1 milioni nella prima parte (11,68%) e 1,6 milioni (9,43%) nella seconda parte. E non si tratta di un caso isolato: Domenica Live ha sempre vinto, domenica dopo domenica. L'unica eccezione è stata quando si è scontrata con Sanremo (anche Barbara è umana). Lo stesso dicasi per Pomeriggio 5: quando lo show è in sovrapposizione con La vita in diretta, a primeggiare è sempre lei. Ma a stupire è soprattutto il carattere. A 60 anni la nostra è bella più di prima e, soprattutto, ha carattere da vendere. Le danno della donna trash? Lei se ne frega, invita i politici nel suo salotto e fa ascolti da far impallidire gli emuli di Vespa. La prendono in giro per le sue faccine? Se ne frega di nuovo e accetta di riderci su, auto parodiandosi nei video dei The Jackal (e pure nel loro film). Un panzer. A Mediaset naturalmente gongolano: «I numeri parlano chiaro: quando la politica scende dal piedistallo per raccontarsi senza retorica ai telespettatori, gli ascolti volano. Barbara D’Urso e la squadra giornalistica di Videonews sanno bene come tradurre in modo chiaro e comprensibile a tutti la complessità di una campagna elettorale», ha dichiarato Mauro Crippa, direttore generale informazione Mediaset. In tutto ciò, Barbarella nostra trova perfino il tempo di fare altro: scrive libri, lancia linee di braccialetti, twitta sui social. Ed è pure la protagonista di una vera e propria leggenda metropolitana: dal 2016 si annuncia il ritorno della sua fiction La dottoressa Giò. Ora però, a voler dare retta al settimanale Spy, il progetto si farebbe davvero: le riprese inizierebbero a giugno 2018 e il coprotagonista sarebbe la star di Grey's Anatomy Patrick Dempsey, il famoso dottor Stranamore. Se il dr. Derek è morto per risorgere dalla D’Urso, allora davvero: quella donna può tutto. Figliole, prendete nota. di Gianluca Santini