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Luigi Bisignani, il ritratto al veleno di Carlo Calenda tra pillole e sigarette

Matteo Legnani
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Carlo Calenda è uscito allo scoperto appena qualche ora dopo che Matteo Renzi ha annunciato che avrebbe lasciato la segrteria del Pd: dopo aver per mesi assicurato che lui non si sarebbe iscritto al Pd, ecco che ha fatto la tessera, proponendosi come "l'uomo nuovo" del partito. "Un novello Messia" lo descrive nel suo editoriale su Il Tempo Luigi Bisignani, che tratteggia un ritratto al veleno dell'ex ministro dello Sviluppo economico e ora chissà segretario del pd o forse addirittura candidato a Palazzo Chigi. "Di Renzi, senza avere quei tratti di burlonesca simpatia, il neo compagno Ministro incarna un ego ipertrofico, suscettibilità al limite del parossismo e desiderio di incutere terrore sui propri collaboratori, a partire dalla super assistente Chiara Amadei, fino al suo 'cocco', Segretario del Mise, Andrea Napoletano. Per una forma di nervosismo che lo porta ad ingoiare decine di pillole al giorno e a fumare come un turco, già una volta gli è capitato un down proprio negli uffici di via Veneto dove si esibisce in pirotecniche scenate. Leggi anche: Calenda verso la segreteria Pd: clamoroso, lo spingono due dinosauri del partito

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