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Massimo D'Alema fuori controllo: insulta Matteo Salvini, "eversore". Poi umilia Luigi Di Maio

Davide Locano
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Un Massimo D'Alema incontenibile, quello che ha detto la sua a Radio 24, schierandosi senza indugi al fianco di Sergio Mattarella: "Vorrei esprimere la mia solidarietà al presidente Mattarella che è oggetto di un'aggressione volgare, violenta e completamente pretestuosa. Siamo di fronte ad un comportamento eversivo e ad accuse al capo dello Stato che sono veramente gravi perché denotano un atteggiamento che è pericoloso per il Paese. Per tutti i cittadini. Perché quando qualcuno pensa di comandare violando le regole, è una minaccia per tutti i cittadini, non soltanto per il presidente della Repubblica". Leggi anche: D'Alema rosica ancora: "Il fallimento del Pd? Colpa di Renzi" E ancora, colmo di livore, Baffino aggiunge: "È evidente, infatti, che non c'è stato nessun complotto contro il ‘governo del cambiamento', ma semplicemente il rispetto delle regole". Quindi snocciola la sua esperienza personale: "Essendo stato anch'io protagonista della formazione di governi, vorrei testimoniare che queste regole sono state applicate a tutti. Tutti i presidenti del Consiglio hanno dovuto discutere con i presidenti della Repubblica e anche cambiare. La prima volta accadde anche a me con Scalfaro. Questa è la norma". Poi le badilate contro Luigi Di Maio: "Il Cinque Stelle si è fatto portare per mano dalla Lega e Salvini li ha imbrogliati. Salvini ha costruito la mina che avrebbe fatto saltare il governo. Lo ha fatto consapevolmente, parliamoci chiaro. Non è mica uno sprovveduto, a differenza di Di Maio". Per D'Alema, infatti, "tutto è stato costruito allo scopo di arrivare dove siamo arrivati, questo è chiarissimo e lo vede anche un fanciullo. Soltanto Di Maio non se n'è accorto. Salvini è arrivato esattamente dove voleva arrivare".

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