Cavallini

Ferrari, Lewis Hamilton poteva arrivare a Maranello. Ma il team ha blindato Sebastian Vettel

Davide Locano

La Ferrari ha deciso di sostituire Raikkonen dalla prossima stagione, al suo posto ci sarà Leclerc a far coppia con Vettel. Analizzando la stagione in corso, però, viene da pensare che, forse, a Maranello avrebbero dovuto prendere in considerazione l’idea di appiedare il tedesco. Dopotutto, per vincere un Mondiale di F1 non serve solo una grande monoposto e un grande box, ma anche un grande pilota. E Vettel, almeno quest’anno, non lo è stato. Il confronto con Hamilton è chiaro. Il britannico, con una Mercedes inferiore, ha vinto 7 gare contro le 5 del tedesco. E, soprattutto, non ha mai commesso errori. Cosa che non si può dire di Sebastian. Il weekend sottotono a Singapore (terzo) rappresenta solo l’ultima delle gare sbagliate: l’errore sul bagnato di Hockenheim è il più grossolano, ma le imprecisioni di Baku e Monza sono altrettanto importanti. Tutte gare in cui Seb era davanti al rivale. Tutte gare in cui la Rossa era favorita. Tutte gare in cui ha vinto Hamilton. Leggi anche: Vettel-Leclerc, in Ferrari la tensione è già alle stelle Sia chiaro, il tedesco è un super pilota, 4 volte iridato. Ma se corri per la Ferrari devi vincere o hai fallito. È perciò discutibile che Seb non sia mai stato in bilico, nonostante sul mercato ci fossero piloti come Ricciardo o proprio Hamilton, che non avrebbero potuto rinunciare ad una sfida come quella di riportare al successo il Cavallino. Speriamo che in Ferrari «sappiano cosa stanno facendo». di Federico Strumolo