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Rocco Casalino, il retroscena su quanto accaduto dopo il Grande Fratello: già pronto il dopo-Conte

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Caterina Spinelli
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Spero non sia vero, ma quelli che lo conoscevano ai tempi della sua uscita dal primo Grande Fratello mi assicurano che negli anni immediatamente successivi, e si parla di venti anni fa, Rocco Casalino, ora portavoce di Giuseppe Conte, sia riuscito ad acquistare quattordici appartamenti. Ed io che andavo a lavorare dieci ore al giorno, quando questi smandrappati per stare a fare una fava in una casa sono diventati ricchissimi. «Se non sono quattordici sono dieci», mi spiega un agente che gli era molto vicino. «A differenza di Pietro Taricone, molto selettivo, Casalino lavorava come un matto, non si perdeva evento che gli venisse proposto, fattura dopo fattura ha messo su un bel gruzzolone». Mi dicono che Taricone fece solo una stagione di serate nei locali notturni (voleva fare cinema serio). In una sera, in due locali, Taricone fu pagato 112 milioni di lire. Allora i soldi c' erano. Ed è così che Casalino è riuscito a mettersi da parte un sacco di quattrini e si è comprato le case, che ristrutturava, affittava e poi rivendeva. Era pure bravo come architetto anche se era ingegnere. Aveva messo in piedi una vera e propria attività immobiliare, tanto che aveva pure una rubrica televisiva per il canale Vero Tv di Guido Veneziani (poi arrestato per bancarotta fraudolenta). Una domanda: Rocco, visto come andrà a finire con il governo giallorosso, e visto che avevi talento con le case, non è che ti conviene tornare sui tuoi passi? Di Roberto Alessi

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