Su Il Fatto Quotidiano Luisella Costamagna scrive una lettera a Babbo Natale per dirgli sostanzialmente che ha molti concorrenti quest'anno. A rubargli la scena altri due "babbi", quello di Renzi e quello della Boschi. A loro, spiega la Costamagna "scrivono soprattutto gli adulti, non i bimbi, gli raccontano di aver fatto i bravi quest' anno - chi più chi meno -, di aver tirato la cinghia, e chiedono semplicemente di ricevere in regalo la verità, e non qualche "pacco". La giornalista attacca la Boschi perché, se è vero che "Le colpe dei padri non devono ricadere sui figli ricadano sui figli" ma se i figli sono presidente del consiglio o ministro e intervengono per tamponare la colpe dei loro padri senza denunciarli, la storia cambia. "Se ammettono di essere in conflitto d' interessi, uscendo dai consigli dei ministri che approvano i decreti che riguardano (anche) gli affari paterni, possono davvero poi dire "Non siamo come Berlusconi" (che stava più fuori che dentro)?". La Costamagna incalza Renzi e la Boschi sottolineando come in passato sia Boschi che Renzi "hanno stigmatizzato, giustamente, altri ministri che "dovrebbero dimettersi per non dare l' immagine di un Paese in cui ci sono corsie preferenziali per gli amici degli amici". E si chiede perché non dovrebbero dimettersi anche loro, se c'è solo il dubbio di corsie prefernziali per i loro parenti. "Babbo Lupi", lo fece. E' la conclusione tranchante.