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Banche, firmato il testo definitivo del rinnovo del contratto

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Roma, 14 apr. (Labitalia) - A distanza di un anno dalla conclusione delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del credito, oggi è stato sottoscritto il testo coordinato definitivo. Il segretario generale della Uilca, Massimo Masi, esprime "grande soddisfazione per il risultato raggiunto, che consente di affrontare il futuro problematico del settore, che vedrà ristrutturazioni e innovazioni, utilizzando strumenti fondamentali, che sono stati riconfermati, come il Fondo di solidarietà e per l'occupazione e gli enti bilaterali che caratterizzano la categoria". Per Masi, "ora si devono affrontare le crucialità del sistema bancario italiano, recuperare la fiducia della clientela, introdurre una nuova etica nella vendita dei prodotti, far cessare le indebite pressioni commerciali e prepararsi alle nuove flessibilità e agli sviluppi delle innovazioni tecnologiche". Masi, infine, sottolinea "che fondamentali per il raggiungimento dell'obbiettivo sono state l'unitarietà sindacale e la capacità negoziale delle parti sociali".Tutti questi temi verranno affrontati nei dibattiti che si svolgeranno durante i lavori del Consiglio nazionale Uilca, del 18 e 19 aprile, a Milano, all'auditorium Don G. Alberione, in via Giotto 36. “Da oggi i bancari hanno il loro contratto definitivo, che garantirà il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e che prevede efficaci strumenti per la gestione dei piani industriali e delle situazioni di crisi riguardanti in particolare alcune banche”, dichiara Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi. “Questo è contratto nazionale che garantisce stabilità al settore sia sul piano economico sia su quello normativo e che assicura tutele sia per quei lavoratori che volontariamente decideranno di essere prepensionati sia per quelli coinvolti nelle fusioni bancarie. È fondamentale ribadire che il risultato è stato ottenuto esclusivamente grazie allo sforzo di tutti i lavoratori, alle due giornate di sciopero nazionale e alle quattro imponenti manifestazioni di piazza dello scorso anno", dice Sileoni. "Nei prossimi giorni sarà indispensabile definire con l'Abi un codice etico che elimini le pressioni commerciali per la vendita dei prodotti finanziari, che tuteli la clientela e che garantisca tranquillità al lavoro quotidiano dei 300mila bancari italiani. Ci aspettiamo, pertanto, un'immediata risposta dal presidente del Casl di Abi, Eliano Omar Lodesani, e dallo stesso presidente di Abi, Antonio Patuelli, per aprire un tavolo negoziale di confronto”, conclude il leader della Fabi.

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