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Legambiente, un disegno di legge e una campagna contro l'abusivismo edilizio

Presentato oggi alla Camera dei Deputati

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Roma, 18 dic. (Adnkronos) - Ripristinare la legalita' e sottrarre guadagni illeciti alla criminalita'; mettere in sicurezza il territorio e chi lo abita; liberare il paesaggio dai manufatti illegali, che ne deturpano la bellezza, principale risorsa economica del nostro paese: sono questi gli obiettivi del ddl e della campagna "Abbatti l'Abuso", presentata oggi da Legambiente a Roma alla Camera dei Deputati. Il disegno di legge prevede integrazioni e modifiche normative per contrastare l'abusivismo edilizio, che solo nel 2011 ha visto la costruzione di 26 mila strutture illegali e vuole superare le difficolta' emerse finora nell'attuare le norme in vigore e rendere piu' efficace e tempestivo l'iter delle demolizioni. Secondo il Cresme, nella Penisola solo nel 2011 l'industria del mattone illegale ha realizzato quasi 26mila abusi, tra nuove case o grandi ristrutturazioni: una cifra che rappresenta il 13,4 per cento del totale delle nuove costruzioni. E dal 2003, anno dell'ultimo condono edilizio a oggi, sono state costruite oltre 258mila case illegali, per un fatturato complessivo di 1,8 miliardi di euro. Un patrimonio che non si riesce ad abbattere. Dal 2000 al 2011, secondo una ricerca realizzata da Legambiente su 72 comuni capoluogo di provincia, sono state emesse 46.760 ordinanze, mentre ne sono state eseguite solo 4.956 (il 10,6%). Dati allarmanti che indicano come il fenomeno continui a prosperare in tutto il Paese, devastando il paesaggio e alimentando una filiera del cemento illegale, intorno alla quale ruotano interessi non indifferenti. Per contrastare con maggiore efficacia questa edilizia delinquenziale, secondo Legambiente, servono maggiori azioni di contrasto, partendo prima di tutto dal potenziamento dei poteri delle autorita' preposte, ridefinendo disposizioni e tempi per le attivita' di demolizione, e prevedendo sanzioni piu' severe, fino alla misura estrema dello scioglimento dell'ente locale inadempiente sul fronte delle demolizioni e del completamento dell'esame delle domande di sanatoria edilizia. Tra i partecipanti alla presentazione del ddl, il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, Enrico Fontana, responsabile ambiente e legalita' di Legambiente, i senatori Francesco Ferrante e Roberto Della Seta, gli onorevoli Ermete Realacci e Fabio Granata, primi firmatari del ddl. Composto da 14 articoli, le novita' principali del disegno di legge riguardano (art.5) le modalita' di demolizioni degli immobili abusivi e (art.7) una sanzione esemplare per gli enti locali inadempienti: lo scioglimento del comune inosservante, in caso di mancata attuazione del piano di demolizione e di ripristino, entro un anno. Napoli e' la citta' con il maggior numero di ordinanze di demolizione emesse negli ultimi 11 anni. Il capoluogo campano conta 16.837 provvedimenti, di cui riesce a portarne a termine solo 710, pari al 4% delle ordinanze. Va ancora peggio a Reggio Calabria (2.989) e Palermo (1.943), dove secondo i dati forniti dalle amministrazioni comunali non risulta eseguito neppure un abbattimento. Tra i comuni virtuosi invece si segnalano Prato (957 demolizioni effettuate, +111,5% rispetto a quelle emesse nello stesso periodo per l'esecuzione di provvedimenti relativi ad anni precedenti) e Genova, con 498 abbattimenti (25,7%).

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