Inquinamento e rifiuti tra i maggiori problemi ambientali degli italiani
Roma, 4 apr. - (Adnkronos) - Tra i problemi ambientali globali, l'emergenza maggiormente avvertita dagli italiani è rappresentata dall'inquinamento atmosferico (52%), mentre lo smaltimento dei rifiuti viene percepito come rischio rilevante dal 47% dei cittadini. E' quanto rileva l'Istat nel report 'Popolazione e ambiente' relativo al 2012. A destare preoccupazioni anche i cambiamenti climatici (indicati dal 47% della popolazione), l'inquinamento delle acque (38%) l'effetto serra e il buco nell'ozono (35%), le catastrofi naturali quali terremoti, alluvioni, e altri fenomeni connessi al dissesto idrogeologico (33%). Minor urgenza assumono invece i pericoli connessi all'inquinamento acustico (14%), all'estinzione di specie vegetali ed animali (16%), alla deforestazione (18%), all'inquinamento elettromagnetico (19%), alla rovina del paesaggio causata dall'eccessiva edificazione (20%). Rispetto al 1998, nel 2012 si registra tra i cittadini un calo di attenzione di oltre 20 punti percentuali per l'effetto serra e il buco dell'ozono. Nella percezione dei rischi, l'Istat osserva la polarizzazione di alcune preoccupazioni tra Nord e Sud. La rovina del paesaggio rappresenta un rischio soprattutto per gli abitanti del Nord-Ovest (27% contro il 14% nel Mezzogiorno), così come l'inquinamento dell'aria (57% contro 49%). Le preoccupazioni per l'estinzione di alcune specie animali e vegetali, l'inquinamento delle acque, la deforestazione e l'esaurimento delle risorse naturali sono più frequenti tra gli abitanti delle due ripartizioni settentrionali e meno sentiti dalla popolazione meridionale. All'opposto, l'effetto serra e il buco nell'ozono (con 37%), la produzione e lo smaltimento dei rifiuti (54%) e le catastrofi naturali (36%) richiamano l'attenzione soprattutto di quanti risiedono al Mezzogiorno. L'andamento delle preoccupazioni sul territorio risente d'altra parte anche di fenomeni ambientali locali. Il tema dei rifiuti, ad esempio, rappresenta un'urgenza vera e propria per gli abitanti della Campania: se nel 1998 le persone che lo consideravano preoccupante erano 40 su 100, oggi sono salite a 65. L'attenzione alle catastrofi naturali (terremoto, dissesto idrogeologico, ecc.) è aumentata invece consistentemente nelle regioni che ne sono state, in vario modo, colpite, quali l'Abruzzo e il Molise per gli eventi sismici, la Liguria e la Sicilia per i fenomeni alluvionali e di dissesto idrogeologico.