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L'Italia introduce decreto contro il legno illegale

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Roma, 24 set. - (AdnKronos) - A un anno e mezzo dall'entrata in vigore in Europa, l'Italia ha provveduto all'implementazione del Regolamento Europeo del Legno (Eutr) con un decreto legislativo che vieta l'immissione e il commercio di legno e prodotti derivati provenienti dal taglio illegale. Un doveroso passo in avanti, quello del Consiglio dei Ministri, verso la piena ed effettiva applicazione del Regolamento sul territorio italiano, ma Greenpeace rileva ancora diverse debolezze nell'insieme del testo. "Innanzitutto esistono una serie di decreti aggiuntivi che dovranno venire emanati entro 60 giorni da parte di diversi ministeri e che, come avevamo denunciato, rallenteranno ulteriormente l'implementazione dell'Eutr - dichiara Esperanza Mora, campaigner Foreste di Greenpeace Italia – Ora chiediamo di accelerare il processo provvedendo a una rapida emanazione". La legge servirà da strumento al Corpo forestale dello Stato (per il quale si propone lo scioglimento cui Greenpeace si oppone) per perseguire coloro che fanno affari con prodotti come legno o carta provenienti dalla deforestazione. I carichi di legno illegale che entreranno per prima volta in Europa dall'Italia verranno finalmente confiscati. Rimane comunque l'incertezza sulla capacità di adeguamento del testo italiano alla normativa europea, che richiede sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive. "Gli operatori che mancheranno di esercitare l'obbligo della Dovuta Diligenza verranno puniti soltanto con una sanzione amministrativa - continua Mora - Chiediamo che anche in questo caso sia prevista la confisca, perché l'ammenda potrebbe risultare irrisoria se confrontata con il ricavo dalla vendita. Le sanzioni sono basse anche per gli operatori non iscritti al registro, i quali, senza un sistema di autorizzazione che faccia diventare obbligatoria l'iscrizione, potrebbero trovare più conveniente pagare l'ammenda". A maggio, Greenpeace aveva denunciato che il legno illegale proveniente dall'Amazzonia brasiliana potrebbe arrivare in Italia con documenti falsi ed entrare nel mercato europeo come legale. Da qui l'importanza dell'esercizio della Dovuta Diligenza da parte degli operatori, che stabilisce e mitiga il rischio di commerciare con determinate specie forestali e con determinati Paesi di provenienza.

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