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'Clean up the World', cittadini di tutto il mondo volontari per l'ambiente

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Roma, 26 set. - (AdnKronos) - Ben 35 milioni di cittadini-volontari che, armati di sacchetti e ramazza, scendono in campo per liberare strade e aree verdi dai rifiuti. E' questa la stima della partecipazione globale alla campagna "Clean up the world" che quest'anno punta proprio a sottolineare l'importanza del coinvolgimento con lo slogan: "Our place, our planet, our responsibility". Coinvolgimento globale, perché Clean Up the World è la più importante campagna internazionale di volontariato ambientale, nata a Sidney nel 1989 e portata poi in Italia nel 1993 da Legambiente e in collaborazione con la Rai. Dal 26 al 28 settembre "Puliamo il mondo" chiama a raccolta, per la sua 22esima edizione, migliaia di volontari, tra cittadini, scuole e amministrazioni, che si impegnano a ripulire le aree degradate del Paese e fare un gesto concreto a favore dell'ambiente. Il messaggio italiano? I rifiuti devono essere visti come un'opportunità nazionale e non come una vergogna, perché la pratica della raccolta differenziata e del riciclo significa contribuire ad un virtuosismo che fa bene al Paese e che dà slancio alla Green Economy. “È importante dar avvio ad un nuovo new deal ecologico - dichiara Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente – a partire da una gestione sostenibile dei rifiuti e per risolvere l'emergenza che continua ad essere uno dei temi più scottanti del nostro Paese. L'Italia rischia di incorrere in multe Ue da 60 milioni di euro per l'inadempimento alle direttive europee proprio in materia di discariche". "È necessario affrontare una volta per tutte l'emergenza rifiuti attraverso politiche ambientali ad hoc per ridurre lo smaltimento in discarica, che rimane ancora oggi in Italia la principale opzione di gestione dei rifiuti, con la diffusione degli impianti di riciclaggio soprattutto per la frazione organica. Ma è anche importante la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini", continua Muroni. Emergenze, sì, ma anche opportunità, come ricorda Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati: "Il nostro Paese è leader in Europa nell'industria del riciclo. Proprio l'utilizzo di materia prima seconda ci consente di risparmiare circa 15 milioni di tep di energia primaria".

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