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Accensione delle caldaie, istruzioni Uni e Cig per la sicurezza degli impianti a gas

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Roma, 13 ott. - (AdnKronos) - L'inverno è in arrivo, anche se le temperature di queste ultime settimane, in alcune regioni in particolare, fanno pensare a un'estate “ritardata”. Siamo pur sempre in autunno e, dunque, a partire dalle prossime settimane saranno riavviati gli impianti di riscaldamento. Ma per gli impianti a gas e gli apparecchi di utilizzazione, nel caso specifico le caldaie, meglio ricordare alcune semplici azioni quotidiane utili per garantire la sicurezza. L'utilizzo del gas in ambiti domestici richiede infatti il rispetto delle norme e delle leggi vigenti ma soprattutto buonsenso e responsabilità da parte degli utenti. Ce lo ricordano l'Uni (Ente Nazionale di Unificazione) e il Cig ( Comitato Italiano Gas): anche nell'utilizzo del gas bisogna rispettare alcune buone abitudini. Ecco quindi un utile vademecum. Quando si esce di casa, anche per brevi periodi, è consigliabile chiudere la valvola del contatore o quella di ingresso della tubazione di alimentazione del gas nei locali di abitazione o quella della bombola, quando non si utilizzano gli apparecchi. Per quanto riguarda la cucina, è bene acquistare piani di cottura provvisti del dispositivo di sicurezza (la cosiddetta termocoppia) e non allontanarsi dalla stanza lasciando cibi in cottura sul fuoco. Evitare di riempire troppo le pentole: la fuoriuscita di liquidi in ebollizione, infatti, può causare lo spegnimento della fiamma ed originare gravi incidenti. Per accendere un bruciatore del piano di cottura, qualora non equipaggiato con un dispositivo apposito, è consigliata la procedura seguente: accendere il fiammifero; accostare il fiammifero acceso al bruciatore; aprire il rubinetto del gas. Se, infatti, si eseguono le operazioni in ordine inverso, il rischio è che, se distratti dopo aver aperto il rubinetto (squilla il telefono o suonano alla porta), la successiva accensione del fiammifero possa produrre gravi conseguenze. L'impiego di un rilevatore di gas, installato secondo la norma Uni 11522, può contribuire, con funzioni aggiuntive ma non sostitutive, alla sicurezza di impiego del gas combustibile, mediante una funzione di rivelamento e segnalazione ottica/acustica della presenza di gas. Tutti gli apparecchi di utilizzazione devono essere dotati di dispositivi di sorveglianza di fiamma per bloccare la fuoriuscita del gas in caso di spegnimento della stessa. Cosa fare se si avverte odore di gas? Chiamare subito, da un telefono esterno al luogo in cui sentiamo odore, l'azienda preposta alla distribuzione del gas combustibile (si consiglia di tenere in evidenza il numero del pronto intervento), evitando di accendere luci o azionare macchinari alimentati elettricamente. Successivamente, se necessario, predisporre per un'immediata verifica del proprio impianto chiamando un tecnico abilitato. I numeri di pronto intervento dell'Azienda di distribuzione sono riportati sulla bolletta che la Società di vendita del gas manda ai clienti. Nel caso si abbia coscienza di una dispersione importante, si consiglia di chiamare anche i Vigili del Fuoco. Gli apparecchi alimentati a gas e i loro accessori devono obbligatoriamente recare la marcatura "CE", apposta sotto responsabilità del fabbricante. Solo così si avrà la certezza di acquistare apparecchi sicuri e che oltre a rispettare ambiente e salute, garantiscono le condizioni di sicurezza nel loro utilizzo e il corretto rendimento in termini di prestazioni. No al "fai da te". Per l'installazione e la manutenzione degli impianti e degli apparecchi, il "fai da te" è assolutamente vietato: bisogna rivolgersi unicamente ad installatori e manutentori abilitati. Il Dm 37/08 prescrive che l'installazione, l'ampliamento, la trasformazione e la manutenzione degli impianti a gas a valle dei contatori siano eseguite esclusivamente da operatori abilitati, in possesso di specifici requisiti tecnico-professionali, certificati da un “attestato di riconoscimento” rilasciato dalle Camere di Commercio o dalle Commissioni Provinciali per l'Artigianato. La stessa legge prescrive, inoltre, che al termine dei lavori l'installatore debba rilasciare una “dichiarazione di conformità” per attestare che l'intervento effettuato è stato eseguito a regola d'arte secondo le leggi e le norme tecniche vigenti. L'installatore, poi, saprà indicare se i locali di installazione rispondono alle necessarie prescrizioni per quanto riguarda la ventilazione, l'aerazione, l'evacuazione dei prodotti della combustione nonché per l'idonea ubicazione degli apparecchi di utilizzazione. Prevenire è meglio che curare. Quindi: sottoporre gli apparecchi alimentati a gas alle previste manutenzioni e ai controlli periodici. Ad esempio la verifica di rendimento deve essere effettuata ogni due anni, come attualmente previsto dalla legge, e affidandosi solo a tecnici abilitati. In caso di incidente riconducibile all'uso di gas, occorre ricordare che esiste un'assicurazione di cui si è beneficiari, in via automatica, solo per il fatto di essere utenti di gas distribuito a mezzo reti. La polizza assicurativa è stata istituita su delibera dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il gas e stipulata dal Comitato Italiano Gas. La nuova polizza rafforza e amplia le tutele a favore dei clienti domestici grazie, tra l'altro, all'attivazione di un call center che risponde al numero verde 800 713742. La rafforzata copertura prevista dall'Autorità comporta un costo per i clienti finali di gas di soli 70 centesimi di euro all'anno. Informazioni generali sull'assicurazione possono essere richieste al verde dello "Sportello per il consumatore", 800 166 654. Il Gpl distribuito in bombole o piccoli serbatoi, non rientra nella copertura di questa polizza assicurativa.

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