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Romantico e sostenibile, ecco le regole per un matrimonio 'green'

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Roma, 6 feb. - (AdnKronos) - Dalla scelta della location al buffet, anche il matrimonio sostenibile ha la sua etichetta da seguire scrupolosamente. Per organizzare la cerimonia romantica per eccellenza, che sia anche attenta all'ambiente, ci sono alcune regole da osservare. Vediamo quali. Prima regola: la scelta della location, fondamentale per evitare di contribuire al traffico e di far spostare tante persone a bordo di auto private. L'importante è che sia raggiungibile a piedi puntando sulle vicinanze della chiesa o del comune, meglio ancora se cerimonia e festeggiamenti si svolgono nello stesso posto. Ci sono in Italia tanti piccoli borghi antichi, abbandonati ma poi recuperati proprio a questo scopo, in cui oggi è possibile organizzare il matrimonio, dal rito al pranzo alla festa fino alla possibilità di soggiornare per ospiti e sposi, il tutto senza doversi spostare. Seconda regola: il buffet, che sia rigorosamente 'bio' e a km zero, preferendo prodotti originari della regione in cui ci si sposa e a filiera corta. Terzo: l'allestimento. Per tovaglie e drappi preferire i tessuti naturali, come cotone e lino, così come naturali devono essere i colori; no ai fiori recisi, sì alle piante vive che possono essere riutilizzate. Prima durante e dopo l'evento non va dimenticata la raccolta differenziata. Un altro particolare a cui fare attenzione è l'orario: meglio scegliere di organizzare una cerimonia di giorno per sfruttare al massimo la luce del sole e sprecare meno corrente. Per organizzare un matrimonio sostenibile va bene il fai da te, ma ci sono anche realtà specializzate che possono farlo al posto nostro. Tra queste, GreenUps organizza eventi a basso impatto ambientale, utilizzando esclusivamente materiale riciclato e riciclabile, e fornisce tutti i suggerimenti: dall'abito al menu al viaggio di nozze. Infine, bomboniere e partecipazioni. Per le prime scegliere quelle solidali oppure piante vive, bulbi o piccoli doni da mangiare con prodotti agroalimentari a km zero e filiera certificata, o ancora bomboniere etiche come quelle Altromercato che garantiscono la tutela dei lavoratori del Sud del mondo e oggetti realizzati con materie prime del Commercio Equo e Solidale come, nel caso dei confetti, mandorle della Palestina, zucchero di canna del Paraguay, cacao della Repubblica Dominicana. Realizzano anche partecipazioni, ma su questo tema ci si può sbizzarrire: da quelle fai da te a quelle che si piantano.

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