Oltre il 70% dell'impronta ecologica dei prodotti è generata nella fase di utilizzo
Roma, 23 apr. - (AdnKronos) - “Oltre il 70% dell'impatto ambientale di un prodotto si concentra nel momento del consumo.” Lo spiega all'Adnkronos, Cecilia de' Guarinoni, responsabile della comunicazione corporate e membro del Comitato Sviluppo Sostenibile di Henkel Italia che oggi ha presentato il 24esimo Rapporto per lo Sviluppo Sostenibile. Il risultato? Con un anno di anticipo l'azienda ha raggiunto gli obiettivi fissati per il quinquennio 2011-15. In particolare, il rapporto documenta la riduzione del 20% di energia e del 19% di acqua impiegati per unità di produzione, la diminuzione del 18% dei rifiuti generati per unità di produzione (-22% se si escludono gli scarti di costruzione e demolizione). E non solo. Sul lato sicurezza sul lavoro, spiega la de' Guarinoni, “abbiamo migliorato l'indicatore che è passato dal 20 al 25%”. In tema si sostenibilità, commenta la dè Guarinoni, “la Henkel ha scritto 38 anni di storia. Basti pensare che “nel 1927 fu la prima azienda tedesca ad assumere un ingegnere che si occupasse della sicurezza”. E il primo asilo aziendale risale al 1940. Con la Strategia di Sostenibilità 2030, Henkel si è impegnata a triplicare il valore creato rispetto all'impronta lasciata da operazioni, prodotti e servizi, ovvero rendere tutti i prodotti e i processi tre volte più efficienti. Oltre al cosiddetto ‘Fattore 3' sono stati definiti traguardi di breve periodo e, per il periodo 2011-15, l'azienda si è data l'obiettivo di ridurre del 15% il consumo di acqua, energia e la produzione di rifiuti per unità di produzione, aumentare del 20% i livelli di sicurezza sul lavoro e aumentare la performance economica di almeno il 10% per unità di produzione, contribuendo anche al progresso sociale attraverso la formazione e lo sviluppo professionale di tutti i dipendenti. Avendo già superato quattro di questi cinque traguardi, Henkel punta ora a consolidare i risultati ottenuti nel corso del 2015 e definire nuovi obiettivi per il 2020. Si tratta di traguardi, sottolinea la de' Guarinoni, “resi possibili grazie all'impegno messo lungo tutta la catena del valore. Ogni nostra innovazione deve presentare miglioramenti dal punto di vista della sostenibilità”. Anche perché oltre il 70% dell'impronta ecologica dei nostri prodotti è generata nella fase di utilizzo e vogliamo sempre più coinvolgere le persone affinché adottino stili di consumo sostenibili”. Esempio delle iniziative volte a responsabilizzare le persone e suggerire comportamenti sostenibili è il programma internazionale ‘Ambasciatori di sostenibilità', attraverso il quale Henkel porta avanti attività di sensibilizzazione ambientale nelle scuole attraverso il coinvolgimento dei propri dipendenti. In Italia, nell'edizione 2014/15 gli ambasciatori Henkel hanno visitato circa 80 scuole primarie in Lombardia, Piemonte e Lazio proponendo laboratori, disegni e giochi per insegnare ai bambini come essere sostenibili nella vita di tutti i giorni, partendo da gesti molto semplici come separare i rifiuti in cucina o chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti, fino a discutere temi più complessi come l'effetto serra. Lanciato nel 2012, il programma ha finora formato più di 3.800 dipendenti nel mondo (oltre 60 in Italia), che hanno incontrato circa 36.000 studenti in 37 Paesi (quasi 2.000 in Italia).