Per la Rocca di Subiaco un progetto di recupero che parte dal basso
Roma, 26 apr. - (AdnKronos) - Parte dal basso, e dalla stessa popolazione sublacense, il progetto di recupero di uno storico monumento della cittadina laziale: la Rocca di Subiaco, nota anche come Rocca dei Borgia. Entrata nella disponibilità del Comune di Subiaco il 21 marzo scorso, per la prima volta da quando nel 1070 l'abate guerriero Giovanni V la eresse per controllare e governare la comunità di Subiaco, la Rocca Abbaziale necessita ora di urgenti lavori di recupero e valorizzazione. Oltre al coinvolgimento istituzionale per il quale l'amministrazione comunale si sta operando (è stato infatti formalmente richiesto il supporto della Regione Lazio e del ministero per i Beni e le Attività Culturali), sarà possibile contribuire liberamente alla sua rinascita: da qualche giorno è iniziata infatti una grande campagna di donazione #salviamolaroccadisubiaco, con l'apertura di un apposito conto corrente postale. A dare il primo contributo, lo scorso 19 aprile, 100 cittadini hanno partecipato a una giornata di lavoro e condivisione incentrata su pulizia e piccole manutenzioni, riportando alla luce parte di quel tesoro. E' tornato anche a risuonare, dopo moltissimi anni e per l'occasione, lo storico orologio della Rocca: le campane hanno ricominciato a scandire il tempo come hanno fatto per secoli, dal 1779. Fu infatti Papa Pio VI che già Abate Commendatario di Subiaco, eletto al soglio di Pietro, volle regalare a Subiaco una serie di opere e interventi tra cui il civico orologio che ha segnato la vita della comunità sublacense per 200 anni. Un primo atto di un ambizioso piano di recupero e valorizzazione per l'imponente maniero che vide i natali di Cesare e Lucrezia Borgia, patrimonio che non appartiene solo alla comunità di Subiaco, ma rappresenta una risorsa nazionale da salvaguardare e far rivivere.