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Il cibo di domani, un italiano su due assaggerebbe gli insetti

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Roma, 12 ott. - (AdnKronos) - Nonostante il forte legame con le tradizioni, il consumatore italiano è pronto alla sperimentazione. Basti pensare che una persona su due assaggerebbe gli insetti. Lo rileva un'indagine realizzata da Doxa per Coop su un campione di 6 mila 500 individui in otto Paesi del mondo (Italia, Germania, UK, Usa, Russia, Cina, India, Brasile). Ancora più numerosi, secondo la ricerca, sono coloro che si avventurerebbero a mangiare carne sintetica, pillole e barrette, krill e plancton, ed altri alimenti prodotti in laboratorio. Nel complesso, i consumatori italiani immaginano un cibo più globale, dove si mescoleranno gusti, sapori e profumi di culture diverse vicine e lontane. Un peso crescente nelle scelte su cosa mettere in tavola avranno la salute e il benessere: consumeremo sempre più prodotti dietetici, salutisti, vegetariani e vegani. Anche il carrello della spesa sarà oggetto di una ricomposizione perché mangeremo più carboidrati, frutta e verdura. Le tradizionali fonti di approvvigionamento (negozi, supermercati e mercati) continueranno a sopravvivere, anche se, nella piena attuazione del principio della multicanalità, gran parte degli acquisti transiterà via internet (71%), ma c'è chi arriva ad immaginare che la diffusione della domotica porterà ad un riordino automatico dei cibi esauriti da parte di elettrodomestici 'intelligenti' (36%). Ma a dettare le regole dell'alimentazione del futuro, secondo il 40% dei consumatori mondiali, saranno i cambiamenti climatici. Il tema della sostenibilità ambientale dell'alimentazione e della disponibilità delle risorse, infatti, è avvertito come prioritario, più di quanto non siano percepiti altri fattori, quali l'evoluzione degli stili di vita, la globalizzazione o l'incremento della popolazione mondiale.

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