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Via la plastica dal mare, diventa una carta di credito

AdnKronos
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Roma, 23 set. - (AdnKronos) - Si chiama “Keep it blue” ed è l'impegno per la preservazione degli oceani che American Express porta avanti in tutto il mondo e che si è arricchito della partnership annunciata con Parley for the Oceans per la produzione della prima carta di credito al mondo composta principalmente da plastica recuperata sulle spiagge e dal mare. Sono anche parte del programma le iniziative per la riduzione della plastica usa e getta negli uffici, così come negli impianti e nelle Lounge del gruppo American Express, insieme ad appuntamenti annuali organizzati in tutto il mondo per la pulizia di mari e fiumi dai rifiuti plastici. Come quello di stamattina a Ostia, dove i dipendenti American Express, con i volontari di Marevivo e Ocean Conservancy, hanno raccolto oltre 280 kg di rifiuti su un tratto di spiaggia accanto allo stabilimento Marine Village. Operatori ed esperti hanno anche svolto anche attività di educazione ambientale e sensibilizzazione sul problema del marine litter ai dipendenti che hanno partecipato all'attività. Lontani dal luogo di lavoro per un giorno, i 100 volontari di American Express si sono armati di guanti e sacchetti e in collaborazione con le due associazioni hanno liberato la spiaggia da cotton fioc, cicche di sigaretta, polistirolo, bicchieri e bottiglie di plastica e vetro. “Le aziende come American Express hanno la responsabilità e il privilegio di poter trasformare in meglio l'ambiente e le comunità in cui operano - dichiara Daniela Cerboni, vice presidente e general manager, Global Services Network di American Express Italia - per questo siamo orgogliosi di aver potuto contare oggi sul contributo di oltre 100 colleghi che hanno messo a disposizione il loro tempo e il loro impegno per realizzare questa iniziativa. Tutto il Team American Express oggi porta a casa la convinzione che, insieme, possiamo davvero fare la differenza nel rispondere alle sfide globali per la sostenibilità ambientale”. "I rifiuti che finiscono in mare, e sulle nostre spiagge, rappresentano un'emergenza ambientale a cui è necessario far fronte con ogni mezzo - aggiunge Raffaella Giugni, responsabile relazioni istituzionali di Marevivo - È per questo motivo che lavoriamo per aumentare la consapevolezza sulla necessità di ridurre l'uso della plastica monouso e collaborare per un giusto riciclo per un futuro che sia basato su un'economia circolare".

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