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Lotta all'inquinamento in Cina, per ambientalisti ci sono importanti passi del governo

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Pechino, 3 feb. - (Adnkronos/Washington Post) - Anche nelle migliori circostanze, ridurre il tasso di inquinamento dell'aria nelle citta' cinesi richiedera' anni. Ma gli ultimi passi compiuti dalle autorita' cinesi in risposta alle richieste dei gruppi ambientalisti - che lo scorso anno avevano sollecitato la pubblicazione dei dati relativi all'inquinamento - lascerebbero quanto meno sperare nell'inizio di un cambiamento nell'atteggiamento dei vertici politici del paese. Lo scrive il Washington Post citando fonti locali. "Al di là di ogni nostra aspettativa, il governo ha detto si'", ha commentato Ma Jun, capo dell'Istituto per l'Ambiente a Pechino. Dal primo gennaio scorso, il governo centrale ha chiesto a 15mila fabbriche - e tra queste alcune grandi imprese a conduzione statale - di comunicare pubblicamente ed in tempo reale i dati relativi alle emissioni di sostanze inquinanti nell'aria e nell'acqua, un passo mai compiuto prima d'ora, una vera svolta per il governo cinese, che sta anche pubblicando informazioni sulle citta' piu' inquinate e cercando di limitare il ricorso al carbone. Per i vertici politici si tratta di far fronte ad una situazione di vera emergenza, ad un livello di inquinamento che produce oltre un milione di morti premature l'anno, causa piogge acide che danneggiano l'agricoltura, allontana i turisti ed incoraggia anche i piu' brillanti tra gli studenti a cercare di trasferirsi. La richiesta rivolta agli impianti relativa alla pubblicazione dei dati "e' la cosa piu' grande" fatta dalla Cina per affrontare i problemi di inquinamento e quella destinata a produrre i maggiori effetti, commenta positivamente Linda Greer, del Natural Resources Defense Council a Washington.

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