Sprechi di alimenti producono 3,3 miliardi di tonnellate di gas serra all'anno
Roma, 4 feb. - (Adnkronos) - Un terzo del cibo prodotto ogni anno nel mondo finisce nel cestino ed è responsabile della produzione di 3,3 miliardi di tonnellate di gas serra. A tracciare il quadro è il rapporto della Fao, 'Food Wastage Footprint: Impacts on Natural Resources' che analizza l'impatto delle perdite alimentari dal punto di vista ambientale. In particolare, dal rapporto emerge che, ogni anno si perde 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, e questo spreco sperpera un volume di acqua pari al flusso annuo di un fiume come il Volga e utilizza 1,4 miliardi di ettari di terreno (quasi il 30% della superficie agricola mondiale). Oltre a questo impatto ambientale, le conseguenze economiche dirette di questi sprechi (esclusi pesci e frutti di mare), si aggirano secondo il rapporto intorno ai 750 miliardi di dollari l'anno. Secondo lo studio Fao, il 54% degli sprechi alimentari si verificano 'a monte', in fase di produzione, raccolto e immagazzinaggio. Il 46% avviene invece 'a valle', nelle fasi di trasformazione, distribuzione e consumo. In linea generale, nei paesi in via di sviluppo le perdite di cibo avvengono maggiormente nella fase produttiva, mentre gli sprechi alimentari a livello di dettagliante o di consumatore tendono ad essere più elevati nelle regioni a medio e alto reddito (dove rappresentano il 31/39% del totale) rispetto alle regioni a basso reddito (4/16%). Il rapporto fa notare che più avanti lungo la catena alimentare un prodotto va perduto, maggiori sono le conseguenze ambientali, dal momento che i costi ambientali sostenuti durante la lavorazione, il trasporto, lo stoccaggio ed il consumo devono essere aggiunti ai costi di produzione iniziali.