Ciclisti urbani si sfidano a Bologna in 'Bici senza frontiere' (VIDEO)
Bologna, 5 feb. - (Adnkronos) - Chi sono i ciclisti urbani? A voler classificare, ci sono i genitori che portano i figli a scuola in bicicletta, quelli che la utilizzano per andare al lavoro, i patiti dello scatto fisso e in generale chi preferisce spostarsi in città usando la due ruote a propulsione umana al posto dell'automobile, sottraendosi al traffico, risparmiando tempo e denaro. Ma tutti sono invitati a partecipare a una 'sfida all'ultimo pedale', l'8 febbraio a Bologna: è la prima edizione di "Bici senza frontiere", il ritrovo nazionale dei ciclisti urbani organizzato dalla campagna #salvaiciclisti che festeggia così due anni dal suo lancio (era l'8 febbraio 2012) e introduce l'assemblea nazionale del 9 febbraio, sempre a Bologna. Ad ospitare i ciclisti tra giochi, flashmob, spazi per i bambini e iniziative varie, l'8 febbraio sarà Piazza Maggiore. Qui, oltre alle 4 competizioni a squadre in programma (Bike to school, Bike to work, Bike in progress e Bike to sky) e una 'track stand' su bici a scatto fisso fuori dalla competizione, "Bici senza frontiere" eleggerà anche la peggiore pista ciclabile delle città italiane e per farlo ha chiesto a tutti di contribuire inviando le foto per poi decretare il vincitore e consegnare all'amministrazione in questione il premio pensato da hoc: il Cycle Horror 2014. Il 9 febbraio sarà la giornata dedicata all'assemblea nazionale "per discurere il manifesto 'Ciclisti per la mobilità nuova' (C'mon) e per decidere sulla fondazione dell'associazione di Salvaiciclisti - dichiara all'Adnkronos Valeria Pulieri di #salvaiciclisti - i temi dell'assemblea? Rielaborazione degli spazi urbani e zone 30 e miglioramento del modo di spostarsi delle persone arrivando alla ripartizione 20-20-20 della mobilità urbana: 20% di spostamenti effettuati con tpl; 20% a piedi e 20% in bici". Ma soprattutto, l'assemblea sarà il luogo in cui "si discuterà di diventare una forza sociale importante - aggiunge Valeria Pulieri - che influenzi in maniera impattante le scelte politiche nazionali e locali sui diversi aspetti della mobilità: facilitare l'uso della bici, favorire l'introduzione di incentivi economici e fiscali, ottimizzare i trasporti e ripensare la ripartizione delle risorse favorendo la mobilità urbana, locale e regionale, migliorare gli spazi pubblici e programmare la revisione annuale del codice della strada". Intanto, grazie anche all'impegno di #salvaiciclisti Bologna, da Catania a Napoli passando per Firenze, sono già 16 le squadre iscritte alla competizione dell'8 febbraio, un bel numero calcolando che ogni squadra può essere composta da un minimo di 9 persone fino ad arrivare a 20. E per chi non è riuscito a mettere insieme un proprio gruppo, niente paura: si può arrivare in Piazza Maggiore in qualità di 'cane sciolto' e qui si formeranno squadre eterogenee sul posto. Per partecipare alla competizione basta raggiungere Bologna con la propria squadra che deve avere un capitano ed essere riconoscibile grazie a una divisa o accessorio. Nelle prove ci sono ruoli adatti ad ogni tipo di ciclista urbano, a vincere saranno lo spirito di squadra e la strategia di gioco. Il contributo per ogni squadra è di 100 euro. Competizione a parte, nelle due giornate dell'8 e del 9 febbraio ci saranno la tradizionale Critical Mass bolognese (ogni secondo sabato del mese) con la possibilità di prendere una bici in prestito; mercatini di bici usate e non solo, visite guidate alla scoperta di Bologna in bicicletta.