Amnesie sul palco

Salvate il soldato Celentano:canta, ma non ricorda le parole

Andrea Tempestini

  A Verona e su Canale 5 ecco il secondo atto di Rock Economy, lo show di Adriano Celentano, campione di share e in grado di mobilitare un esercito di bagarini (iperuranica la richiesta di biglietti per ascoltare il suo repertorio. E i suoi sermoni). La seconda serata è iniziata pari pari alla prima, con le voci di Cristina Bianchini, giornalista del Tg5, e dell'attore Valerio Amoruso, su un testo di Rifkin e Latouche. Il Molleggiato dimostra scarsa fantasia e insiste con la predica sulla decrescita. Il concetto? "Risparmiate". Che detto da un milionario fa un certo effetto.  Non ricorda le parole... - Dopo i fischi ricevuti dalle prediche della prima sera, il Molleggiato non indugia e parte subito con le canzoni. Ma l'insidia è dietro l'angolo. Il primo brano scelto da Celentano, vestito sempre allo stesso modo con cappellino di lana e abito scuro (ma una lavatina ai capi no, eh?) è Mondo In Mi 7a. Il tema? La denuncia sociale: ecco la predica canora. Ma, come detto, l'insidia è dietro l'angolo. Per la precisione è nascosta dietro il secondo brano, Soli. In diversi punti Adriano si interrompe, non ricorda le parole e il pubblico prende per mano il "vecchietto" e lo aiuta.  ...e bissa l'amnesia - Ma non è finita. Eccoci con la terza "hit", L'Arcobaleno. A un certo punto dell'esecuzione Celentano si ferma. Suspance. Che succede? Succede che "non riesco a leggere il gobbo". Poi sorride imbarazzato, il pubblico adorante, comunque, gli perdona tutto e applaude in ascolto messianico. Ma il Molleggiato si è emozionato, gli trema anche un po' la voce. Forse nella sua testa si erano materializzati i ricordi di quando, nel marzo del 2000, nel concerto in ricordo di Fabrizio De Andrè, si dimenticò il testo de La Guerra di Piero ricevendo una valangata di fischi.