Lo stallone italiano

Rocco Siffredi contro il preservativo: gli attori non si eccitano

Leonardo Diana

  "Preservativo nei film porno? Dico di no. Noi siamo come i militari che vanno in guerra e sanno di rischiare la vita. So che faccio un lavoro per cui si può morire". Sono queste le parole di Rocco Siffredi, attore e produttore di film hard che intervistato a La Zanzara su Radio24, commenta ciò che è successo in California dove attraverso un referendum è stato imposto l’uso dei condom nelle pellicole a luci rosse.  Il preservativo della discordia - Secondo il "The Italian Stallion", così viene definito all'estero, l'utilizzo del preservativo recherebbe danni al settore del porno e afferma: "Senza preservativo è già difficile per gli attori eccitarsi figuriamoci con il condom. Tanti colleghi sono abituati da anni e non ce la farebbero, nonostante pillole, punturine e doping". Siffredi crede che il condom potrebbe urtare specialemente chi guerda un film a luci rosse: "Gli spettatori non vogliono vedere il preservativo, cambiano canale o tolgono il film. Vedono una bella scena, poi arriva il condom e finisce tutto". Il pericolo AIDS - Negli anni, l'industria del porno si è dovuta adattare all'uso del condom per far fronte ai numerosi casi di contagio tra gli attori che avevano contratto la malattia e sulla paura di prendere l’Aids, chiedono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo, Siffredi risponde: "Prenderlo adesso mi girerebbero le palle, a quasi 50 anni. Qualche volta ho avuto paura, certo. Mai sul set, però. Ho avuto dei dubbi sempre per rapporti con delle persone che non hanno nulla a che fare col porno". Ovviamente il set è una cosa, la vita reale è un'atra e Rocco fa un appello ai giovani: "Ragazzi, voi usatelo perchè la vita è troppo bella per limitarla a una s.....a andata male. Ci si abitua anche al preservativo".