Dylan Dog diventa hitech, sarà tutto a colori e farà paura
Nuovi personaggi, l'inserimento della tecnologia nella vita del protagonista, il pensionamento dell'ispettore Bloch. Tante le novità nel nuovo Dylan Dog di Roberto Recchioni, neo curatore editoriale della testata, che ha preso il testimone da Tiziano Sclavi. "Non avrei accettato se non me l'avesse chiesto Tiziano - dice Recchioni - perché sapevo che il confronto sarebbe stato impietoso". «Bisogna essere capaci di tradire per rimanere fedeli. Bisogna ricominciare a raccontare un mondo attuale percorso dalle tensioni e dal sentire dell'oggi", spiega il nuovo curatore. "Il personaggio viene rinnovato ma in realtà noi cercheremo di riportarlo allo spirito originale, raccontando il presente attraverso la sua sensibilità. Speriamo di non scontentare il pubblico affezionato a Dylan da quasi 30 anni, ma contemporaneamente di trovare lettori nuovi". Il nostro, continua Recchioni, non sarà un 'upgrade' ma un 'downgrade', nel senso che andremo proprio a cercare il significato del Dylan originario". Un Dylan Dog che fa paura, come all'inizio: "Ritorno allo splatter", con "i neri che siano più neri, i rossi più rossi", "una serie spaventosa, divertente, con momenti di riflessione e poetica". Il fumetto nasce in bianco e nero, ma il nuovo 'Dylan dog' è a colori. Secondo Recchioni tutto dipende dal contesto. Alcuni personaggi sono perfetti in bianco e nero, altri, come quelli di 'Orfani', nascono per essere a colori. Altri ancora possono avere una doppia natura come 'Tex' e 'Dylan Dog'. Se poi si discute dell'andamento del settore dei fumetti, Recchioni parla di «un rilievo culturale e commerciale senza precedenti». I fumetti sono «il genere più saccheggiato dal cinema, in questo momento sono una vera e propria fabbrica delle idee. Basta pensare che quest'anno un fumettista è quasi arrivato in finale allo Strega».