Il grillino a Santoro: "Patetica messa in scena con Travaglio per fare audience. Noi non ci caschiamo"
Il dubbio è venuto a molti assistendo alla lite in diretta tra Marco Travaglio e Michele Santoro. Il deputato cinque stelle, Manlio Di Stefano, lo ha denunciato senza giri di parole: quella che è andata in scena ieri sera sul La7 "è stata una sceneggiata". In una lettera aperta al conduttore di Servizio Pubblico pubblicata dal sito grillino TzeTze, il pentastellato scrive: "Vi prego di non farvi prendere in giro. La patetica sceneggiata di ieri tra Travaglio e Santoro, incastonata ad hoc in una puntata che mi raccontano esser stata ai limiti del ridicolo (io non ho tv e non vedo i talk) è solo ed evidentemente un siparietto ben congegnato". L'addio - "Santoro", continua Di Stefano, "che non sa più a chi (s)vendere il suo programma, ha già annunciato che questo sarà l'ultimo anno per carenza di audience e quindi di introiti pubblicitari, qual è quindi il miglior metodo per alzare gli ascolti? Semplice, fare teatrini in studio e scagliarsi contro l'unica forza politica che non sta a questo gioco, il #M5S, magari sperando di indurci a difenderci partecipando alla prossima puntata. Eh no caro Santoro, noi non ci caschiamo". Poi l'addio: "Questa pagina FB fa settimanalmente più o meno le visite del tuo programma, non ti dico quelle dei miei colleghi più celebri. La nostra scelta è determinata e nell'interesse del popolo italiano, staccarvi la spina e lasciare morire i talk show delle loro stesse colpe. Tante volte vi abbiamo chiesto di parlare di contenuti, di avviare un vero cambiamento culturale, che avremmo partecipato se ci fosse stato il cosiddetto fact checking da parte del conduttore, se avessimo potuto argomentare ed invece no, vi siete piegati allo show business. E ora? Adiós! Non ci mancherete".