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Talk show, tutti i numeri: nell'anno nero degli ascolti fanno festa Del Debbio e Nicola Porro. Male Santoro, Floris, Giannini e Formigli

Giulio Bucchi
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Il 2015 forse passerà alla storia della tv come l'anno nero dei talk show, ma non per tutti. Quinta colonna di Paolo Del Debbio (Rete4) e Virus di Nicola Porro (Raidue) hanno registrato risultati per certi versi sorprendenti, il primo con picchi di share del 6,50% (media stagionale del 5,25%) e il secondo con il 4,5% nonostante spostamenti di palinsesto che l'hanno un po' penalizzato. Soprattutto, sottolinea il Messaggero, Porro ha superato le aspettative e sta facendo breccia nel pubblico giovanile. Nonostante tutto, regge anche Bruno Vespa che con Porta a porta punta soprattutto sulla "fedeltà" dei suoi telespettatori e porta a casa un ottimo 13%, in leggera crescita rispetto all'inizio di stagione. La7 a picco - I veri sconfitti, però, sono i big, quelli che nelle ultime stagioni hanno movimentato le polemiche e il "mercato" dei conduttori. Massimo Giannini e Ballarò, per esempio, hanno sì vinto la sfida del martedì sera ma con numeri deludenti, passando dal 7% iniziale al 6% attuale. Il vero sconfitto è però Giovanni Floris, che con DiMartedì doveva guidare La7 al sorpassone anche grazie a Maurizio Crozza. E invece la supercoppia "scippata" alla Rai sulla tv di Cairo ha reso poco: 4,8% di share, in leggera risalita ma non sufficiente perché su 28 serate ha vinto solo una volta la sfida con il loro ex programma, Ballarò appunto. Male anche Michele Santoro, al canto del cigno con il suo Servizio Pubblico, e Corrado Formigli con Piazza pulita, che su La7 hanno viaggiato su percentuali molto più basse del previsto (il primo intorno al 5,5%, il secondo costantemente intorno al 4,5%). Bene anche Luca Telese, che con il suo Matrix su Canale 5 ha però preferito virare sulla cronaca nera mettendo in secondo piano la politica (scelta premiata da un costante share all'11%). 

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