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Lo strazio terribile di Alda D'Eusanio, in coma e poi il risveglio: "La Rai? Da loro non...", vergogna

Giovanni Ruggiero
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Il peggio per Alda D'Eusanio ora è passato, ma la presentatrice ha passato uno dei periodi peggiori della sua vita: "Oggi sono in grado di lavorare - ha raccontato a Spy - fino a poco tempo fa no. Ora sto meglio, ma cinque emorragie cerebrali non passano senza lasciare il segno. Ho perso parte della memoria cognitiva e caratterialmente sono cambiata, pur restando testarda e coraggiosa. Dopo il coma - ha aggiunto - non avevo più voglia di fare tv. Devo a Piero Chiambretti il fatto di avermi fatto tornare l'entusiasmo. 'Provo una puntata, non so se sono in grado', dicevo. Poi ci sono tornata sempre". Nel 2012 la D'Eusanio è stata investata da una motocicletta mentre attraversava sulle strisce pedonali. Nel suo faticoso percorso di recupero, una delle poche amarezze che ha dovuto vivere è stato il comportamento della Rai: "Quando torni dalla morte dopo il coma, impari a non perdere tempo nell'inutile chiacchiericcio, ma sono certa di aver dato molto di più di quello che ho ricevuto soprattutto dalla Rai. Ancora oggi persiste un veto alla mia presenza nelle trasmissioni della tv di Stato. E pensare che alla Rai ho dato molto e ricevuto molto poco, anche economicamente".

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