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Ramazzotti, il sogno proibito al cinema: "Voglio fare l'amante"

Micaela, moglie del regista Paolo Virzì, debutta al doppiaggio nel film della Disney "Planes" e la butta lì: "Finora ho fatto sempre la mamma..."

Giulio Bucchi
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Micaela Ramazzotti dimostra di essere davvero un'attrice di talento. E non perché ha sposato un regista bravo come Paolo Virzì. Non è mai stata una raccomandata. Dai tempi di Zora la Vampira dei Manetti Bros si gestisce da sola. Era già convincente in Tutta la vita davanti, il set che li fatti incontrare. Ma lui gira i suoi film, lei fa la moglie, la mamma, legge le sceneggiature e decide i ruoli. Un modo intelligente per lavorare senza che le penne al vetriolo (e ce ne sono tante) possano sottolineare questo rapporto molto intenso nella vita privata, ma che non   si lega anche nel tunnel sotterraneo del mondo del cinema. In futuro? Speriamo di vederli ancora in un film insieme. Intanto Micaela Ramazzotti, nelle sale con Anni Felici di Lucchetti, sarà sul grande schermo nel film Più buio della mezzanotte non si può fare, diretta da Sebastiano Riso. Insomma vola alto. E questa volta anche nei panni dell'aeroplanino italiano Azzurra, a cui da voce nel film in 3D della Disney Planes, che aprirà l'8 novembre la  Sezione Alice nella città, del Festival del Cinema capitolino. Micaela, prima o poi tutti gli attori doppiano un film di cartoon. Era un'esperienza che voleva fare? «Sì, ci pensavo da tempo, è stato bello sentire la propria voce su un aereo da competizione. Era giusto. Azzurra è italiana, rincorre i propri sogni, e lo fa in modo leale. Soffre come me di vertigini in volo, ma è forte. È una sognatrice, che vuole vincere». Come lei? «Non sono una che sta lì a guardarsi le spalle. Lavoro e vado avanti. Se mi sono avvicinata  al mondo dei cartoni l'ho fatto anche per i miei figli. Il più grande impazzisce per gli aereoplani». Ha fatto vedere anche i film   che amava da bambina? «Certo, e li guardo ancora: La Sirenetta, Aladin, La carica dei 101, Cenerentola, Gli Aristogatti, Il libro della Giungla. Questi film insegnano, fanno capire ai bimbi, che i sacrifici alla fine premiano». Passiamo al suo cinema. Dopo Anni felici, attualmente al cinema ci anticipa le nuove uscite? «Ho finito di girare un film di Sebastiano Risi Più buio della mezzanotte non si può, racconta la storia di Davide, quando era ancora un ragazzo  e viveva negli anni '80 a Catania. Interpreto la madre, sono molto protettiva, attenta e disponibile. Torno anche in tv. Da gennaio va in onda  Un matrimonio, la serie Rai  dove ho un ruolo molto interessante». Non nei panni della mamma! E il terzo ruolo da mamma che recita  nei suoi film. Ci riprova?   «Non credo. Nel  prossimo film potrei fare l'amante. Ma il  cinema mi piace perché ti dà la possibilità di scegliere. Mi sono lasciata andare ed è stato  sempre gratificante». di Annamaria Piacentini

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