Bocciato

Adrian, Maurizio Costanzo massacra Celentano: "Manca di umiltà"

Gino Coala

Se mettiamo a confronto Adrian, il cartone di e con Adriano Celentano e 55 passi nel sole, con Al Bano, ci rendiamo conto della netta vittoria, in termini di ascolto, del cantante pugliese. Vogliamo dire con questo che Al Bano è più forte di Celentano? No. Vogliamo soltanto dire che, quando si decide di costruire un programma su un proprio lavoro, bisogna essere umili e non presuntuosi e costruirlo in maniera corretta televisivamente, come ha fatto Al Bano e come non ha fatto Celentano. La televisione ha delle regole: autori che vengano ascoltati e non una direzione artistica che vanifica qualunque intervento esterno. Lggi anche: Celentano demolito da Naike Rivelli: "Che razzo di uomo. Quando stava con mia madre..." Mi piace segnalare, come ho già fatto in passato, il programma in onda su Raiuno, il sabato alle 16.40. Il titolo è Italia sì, lo conduce Marco Liorni e si avvale di tre "saggi", cioè Mauro Coruzzi, Rita Dalla Chiesa, Elena Santarelli. La cosa che mi porta di nuovo a parlare di Italia sì sono le storie: belle, coinvolgenti e, spesso, insolite. Già, c' è voglia di qualcosa di insolito in una televisione che, per le troppe ore d' offerta, è costretta, talvolta, a ripetersi o a banalizzarsi. A proposito di programmi che nel tempo continuano a far ascolto, non dimentico Quarto Grado, in onda su Retequattro, il venerdì in prima serata. Lo conduce Gian Luigi Nuzzi, che si avvale, più o meno sempre degli stessi esperti, ma che, comunque, guida un format che funziona. di Maurizio Costanzo