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Adrian, Adriano Celentano e l'ossessione per il denaro: "Quei soldi non gli sarebbero arrivati, e così..."

Davide Locano
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Caro Celentano, mille pensieri mi affollano la mente mentre decido di scriverti, perché mille sono le cose che vorrei dirti. La tua musica ha fatto da colonna sonora alla mia vita, hai regalato agli italiani melodie che resteranno nella storia della musica leggera, ci hai fatto ridere con i tuoi film ed hai stravolto le regole della televisione con il tuo Fantastico su Raiuno: hai regalato serate ed hai lanciato tormentoni. Poi, e te lo dico da grande ammiratore (che ha seguito tutte le tue tournée ed ha collezionato molti tuoi cimeli), la tua vena ispiratrice si è via via esaurita. Sei diventato ripetitivo, scontato, abbastanza prevedibile. Da un certo punto in poi, come i politici, hai predicato bene e razzolato male. Tu che hai sempre rivendicato carta bianca per realizzare i tuoi programmi, hai bloccato la pubblicazione delle tue interviste raccolte in un libro (perché evidentemente i proventi non sarebbero finiti sul tuo conto bancario). Leggi anche: "Quando stava con mia madre...". Celentano demolito da Naike Rivelli MULINO BIANCO Tu che hai sempre tentato di offrire della tua famiglia un' immagine da Mulino Bianco hai visto invece assolvere dalla Corte di Cassazione il giornalista di Panorama che aveva descritto il tuo nucleo familiare non proprio così idilliaco. A detta dei tuoi amici ti sentiresti un Dio, ma cosa condividi con il prossimo come suggerisce Papa Francesco? Ti piace Papa Francesco, ma cosa fai di tutto quello che lui indica? Da buon cristiano, quale tu dici di essere, la smetterei di sproloquiare. Ho l'impressione che tu pensi solo al "dio" denaro. E non so chi ti consigli di seguire questa linea. Se puoi, torna indietro, torna sui tuoi passi. Persino le vendite dei dischi non sono più milionarie come una volta. Anche il tuo Adrian, presentato come un evento (che negli spot arrivava con un volume tale da far pensare che in Italia siano tutti sordi), non ha ottenuto gli ascolti sperati. Ci hai ammorbati per molti anni, in attesa della programmazione di questa tele-graphic novel (da te ideata, scritta e diretta), ma negli ascolti sei stato superato alla grande dagli show di Al Bano, con contorno di Romina. E pensare che l' uomo di Cellino faceva parte indirettamente del tuo Clan per il quale aveva anche inciso il 45 giri La strada e Devo dirti di no. Insomma come spesso succede, l' alunno ha superato il maestro. TESTAMENTO SPIRITUALE Ed ora è bene che tu segua il suo esempio. Non presentare i tuoi programmi come fossero eventi, non proporti come un totem che non concede interviste ai giornalisti che prima consideravi amici, non considerare il tuo testamento spirituale come fosse un messaggio ricevuto da Dio sul monte Sinai. La cruda verità è che tu non riesci più a catalizzare il pubblico come una volta. Gli ascolti lo confermano. Alla prossima apparizione televisiva, coinvolgi i tuoi tre figli: portali davanti alle telecamere, e tutti insieme seduti ad un tavolino di un bar potreste bere un bicchiere di vino, raccontandoci del vostro quotidiano (quello vero).E di tanto in tanto mollaci una canzone come quelle di una volta... o almeno come quelle degli altri che adesso vanno per la maggiore. Insomma, caro Celentano, la situazione per te non è buona. Non sei più rock, ma sei lento, lento, lento. Con affetto e stima. di Umberto Piancatelli

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