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Mia Martini, la sorella maggiore Leda e il dramma segreto: chi sono gli insospettabili che l'hanno infangata

Giulio Bucchi
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"Mia Martini è stata messa alla gogna e ha sofferto tantissimo per la cattiveria della gente". Leda Bertè, sorella maggiore di Mimì e di Loredana Bertè, racconta a Storie italiane su Raiuno la vergogna del mondo dello spettacolo sulla indimenticabile interprete di Almeno tu nell'universo. Leggi anche: Lo strazio di Marino Bartoletti, "cosa sono stato costretto a fare quando Mia Martini si suicidò" "C'è stato un momento in cui non aveva nemmeno i soldi per sopravvivere quindi sono intervenuta, sono andata a prenderla a Milano e l'ho portata a casa, 8 mesi è stata da me, finché non ha ricominciato". "Mimì è stata messa alla gogna e ha sofferto tantissimo per la cattiveria della gente. Si è creata questa diceria poi diventata corale per chi non aveva capito con chi aveva a che fare. La grande sensibilità di questa donna è stata distrutta con una cattiveria immensa. Gli 8 mesi in cui è stata da me perché aveva grosse difficoltà economiche ho sempre cercato di farle capire che sarebbe tornata alla grande ma le hanno fatto tanto male, era diventata fragile. Le cattiverie delle persone le abbiamo vissute veramente, ma poi da gente insospettabile. Io queste persone non le perdonerò mai. Hanno creato un dolore profondo a questa donna che non lo meritava. Lei adorava la musica, le sue canzoni e il suo lavoro. Non riusciva a capacitarsi del fatto di essere messa alla gogna per una diceria".

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