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Ciao Darwin, Paolo Bonolis e la botta d'orgoglio: "Io spazzatura? Ma se unisco l'Italia"

Maria Pezzi
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Dicono che sia trash. Aldo Grasso sostiene che Paolo Bonolis non sarà mai un grande della televisione. Lui se ne infischia. Stasera, nella nuova edizione di Ciao Darwin , Canale 5, la sfida sarà tra le squadre «Gay Pride», capitano Luxuria, e «Family Day», capitano Povia. Non le sembra un tema troppo delicato per un varietà?, domanda La Stampa. E lui senza finta modestia risponde: "Ma il punto è proprio quello: trattare con leggerezza e disincanto argomenti di rilevanza sociale. Magari può essere utile. Le contrapposizioni ideologica, culturale, politica, religiosa, sentimentale creano solchi e distanze. Se poi ci mettiamo il bombardamento quotidiano che incita alla divisione, come una goccia cinese che alla fine riesce a bucare le teste, grazie anche ai pregressi storici che l' hanno fatta maturare. Quindi, se scherziamo su un tema così importante, è possibile che passi l' idea che l' amore è amore, e che si può condividere". Per approfondire leggi anche: Aldo Grasso demolisce Paolo Bonolis Categorico, invece, su Sanremo. Non lo vuole fare più, non è cosa sua. "Proprio no. E non solamente per un problema logistico, è chiaro che gli spazi del Teatro Ariston non sono più adeguati ai tempi. Non c' è più un mercato discografico. Si pensa solo ai brani che possono andare in radio. Insomma, non dico che non vada bene: dico che non mi interessa".

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