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Reazione a Catena, la voce su Marco Liorni: "In queste prime puntate...", su cosa si interroga la Rai

Davide Locano
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Fosse per me, la fascia preserale delle reti ammiraglie sarebbe intasata di informazione o, al massimo, di cartoons. Ma io spalmerei di napalm tutti i game show in quel lotto di palinsesto. Sono un po' di parte. Detto ciò, la fantasmagorica "sfida del preserale" tra la Caduta libera di Gerry Scotti su Canale 5 e la Reazione a catena di Marco Liorni su Raiuno può effettivamente indurre qualche interesse. Entrambi i format son vecchiarelli, ma il fatto che Scotti batta ora Liorni (19,4% di share nella prima parte e e 23,3% nella seconda contro 18,3% e 21,3%), ricominciando a trainare il Tg5, be', porta a più di una riflessione. Scotti rimane la terza potenza industriale di Mediaset, resta un incrocio di temibile bulimia professionale tra Corrado, Mike e Vianello; e la sua bonomia formidabile accompagna la crescita di generazioni di spettatori. Liorni, oltre che persona perbene, è un ottimo professionista con stile garbato e ritmo morbido di conduzione diametralmente opposto a quello eversivo di Gabriele Corsi ex Iena che l'aveva preceduto, un casinista potente. Anzi, probabilmente in questo momento di rodaggio, Liorni è troppo morbido. Anzi, quasi impacciato. Come se, en passant, avesse sniffato del cloroformio prima di andare in onda. Inoltre, Scotti, passata la sorpresa della botola che si apre sotto i concorrenti che si mostrino d'ignoranza caprina (ma le domande non sono, diciamo, insormontabili. Leggi anche: Reazione a Catena, Marco Liorni e il fuorionda con la De Santis Gerry e gli autori ricordano la lezione di Umberto Eco: «Mai dare la sensazione di essere più colti dello spettatore medio»), ha un elemento connotativo in più. Trattasi di tal Nicolò Scalfi, 20 anni, bresciano, il campione di Caduta Libera che continua a vincere e battere record, non prima d' aver conquistato il titolo di campione più giovane della tv e di campione con più presenze e un montepremi complessivo portato a 500.000 euro. La fama di Scalfi oramai ha raggiunto quella dei vincitori di telequiz storici da Massimi Inardi al Rischiatutto all'Uomo Gatto di Sarabanda; può essere tranquillamente paragonato al James Holzhauer che nell'americano Jeopardy! incassò 1,3 milioni di dollari. Certo, le domande sono su Fierobecco nella saga di Harry Potter o sulle onorificenze del capo dello Stato, ma abbiamo visto di peggio. Sfida interessante... di Francesco Specchia

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